Il relitto di Concordia è entrato nell’area dell’ex Superbacino dove compirà le evoluzioni necessarie per l’ormeggio in banchina e dove sarà demolito. Le manovre sono state eseguite con l’ausilio di rimorchiatori. “La navigazione notturna è stata tranquilla, solo un po’ di correnti contrarie ci hanno ulteriormente rallentato”, ha detto il comandante dei Piloti di Genova John Gatti, che ha fatto la navigazione dal porto di Prà all’ex Superbacino – da ponente a levante del porto – sul relitto. “Quando è stato collegato il primo cavo di sicurezza in banchina ho tirato un sospiro di sollievo perché si sta concludendo un’operazione unica nella storia della marineria”. Lo ha detto il comandante della Capitaneria di Porto di Genova, Vincenzo Melone, scendendo dalla pilotina della Capitaneria che ha accompagnato l’ultimo viaggio del relitto di nave Concordia. “Possiamo dire che questo è il successo del sistema portuale – ha aggiunto il presidente dell’Autorità portuale, Luigi Merlo – si sono coniugate le capacità organizzative della capitaneria con gli eccellenti servizi tecnico-nautici del porto. Posso dire che oggi non solo l’Italia ma anche il mondo ha capito quale tipo di professionalità è necessaria per operazioni come questo”. “Dalla nave saranno recuperati 55 mila tonnellate di acciaio e 2 mila tonnellate di rame”. Lo ha detto Ferdinando Garrè, amministratore delegato del Consorzio Ship recycling che sta seguendo le operazioni di ormeggio del relitto di nave Concordia. “Alla seconda fase lavoreranno oltre 250 persone – ha detto Garrè – ma non prima che la nave venga portata nel bacino a secco dove saranno tolti i cassoni di galleggiamento per essere sostituiti con un unico cassone collegato al Ponte zero”. “Quando stanotte mi sono messo su una vecchia sdraio per riposarmi un poco, proprio in quel momento ho avvertito lo spirito della Concordia”. Lo ha detto John Gatti, il capo pilota che ha coordinato il lavoro dei rimorchiatori che hanno trascinato il relitto di Concordia dal porto di Voltri-Prà fino all’ex Superbacino per l’inizio elle operazioni di smantellamento.