L’ordinanza firmata ieri dal ministro della salute Roberto Speranza che blocca l’ingresso in Italia dai paesi a rischio Covid ha alimentato ulteriori dubbi sulle modalità d’ingresso nel nostro paese se si proviene dall’estero. La domanda si è fatta infatti frequente: chi e come si può entrare in Italia dall’estero?
Da quali paesi si può entrare in Italia?
La risposta non è scontata, perché ci sono diverse situazioni di cui tenere conto, le elenchiamo di seguito. Possono entrare in Italia, senza restrizioni e senza la necessità di sottoporsi all’isolamento fiduciario di 14 giorni, tutte le persone provenienti dagli stati membri dell’Unione Europea. Stessa cosa dicasi per gli stati che fanno parte dell’accordo Schengen, a cui, oltre agli stati europei si aggiungono Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein.
Sono consentii inoltre senza limitazioni i viaggi tra Regno Unito, San Marino, Città del Vaticano e Andorra. La regola in questione è in vigore dallo scorso 3 giugno e vale per i viaggi di andata e ritorno da tutti i paesi elencati. Questi spostamenti sono quindi del tutto liberi e non devono essere giustificati in alcun modo.
Paesi con isolamento fiduciario
Al contrario invece degli spostamenti con questi paesi: Giappone, Australia, Canada, Algeria, Georgia, Marocco, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Serbia, Ruanda, Uruguay, Thailandia, Tunisia e Montenegro. Gli spostamenti in questo caso sono liberi ma con l’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni.
Cos’è l’isolamento fiduciario?
Cos’è l’isolamento fiduciario? Nel caso in cui si facesse ingresso in Italia dai paesi che prevedono l’isolamento per 14 giorni è necessario presentare, al momento dell’imbarco, una dichiarazione con i motivi del viaggio, l’indirizzo completo della dimora in cui svolgerà l’isolamento e un numero di telefono sul quale ricevere informazioni durante i 14 giorni di isolamento.
L’isolamento fiduciario inizia nel momento stesso in cui si fa ingresso in Italia: per raggiungere l’abitazione dove si terrà l’isolamento è necessario spostarsi con mezzi privati: è vietato quindi utilizzare il trasporto pubblico come metro e autobus.
Paesi interdetti
Intanto ieri, a seguito della sospensione dei voli dal Bangladesh dopo i 36 casi positivi trovati a Fiumicino, il ministro Speranza ha firmato un’ordinanza con la quale si fa divieto di ingresso in Italia ad altri paesi: “divieto di ingresso e di transito in Italia alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitati nei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana“, ha confermato il ministro.