Si sente parlare molto dell’influenza in questi ultimi tempi, che va a braccetto con il virus respiratorio sinciziale, il virus responsabile della bronchiolite. Ad essere colpiti sono soprattutto i bambini sotto i 5 anni. A dirlo è il vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip), Rino Agostiniani.
“Il virus sinciziale è in salita, soprattutto nei piccoli sotto i 5 anni, anche come ricoveri – dice il vicepresidente Sip- . Mentre durante il periodo pandemico si era un po’ spostato l’andamento del picco, quest’anno il virus è tornato a comportarsi come nel passato, con un inizio verso fine novembre, dicembre, e l’aspettativa è che duri ancora un po’, con numeri alti nel mese di gennaio e andando poi a calare. Però nei bimbi piccoli, la percezione è che i casi di influenza superino comunque quelli di bronchiolite”.
D’altronde “ci sono state le festività, con cui ormai abbiamo perso tutti i meccanismi di controllo delle infezioni – dice Agostiniani -. Molte persone insieme in ambienti chiusi e questo ha facilitato una maggior trasmissione dei virus e una situazione nella quale stiamo raggiungendo il culmine epidemico, specie per l’influenza. Per l’organizzazione che abbiamo oggi, molti di questi casi poi finiscono in ospedale”. Per cui non bisogna aver paura che i bambini prendano freddo – con le dovute cautele -, ma dei virus che circolano negli ambienti chiusi.
“Come si può vedere dal grafico è la peggiore stagione influenzale degli ultimi 15 anni -ma anche nei precedenti 15 non si era visto nulla di simile. Unica differenza con il passato? Lo avevamo ampiamente previsto e avevamo messo in guardia gli italiani, molti dei quali (la maggioranza) hanno preferito fare orecchie da mercante!” questo lo ha detto sul suo profilo X direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti.