Home ATTUALITÀ Arresto di Pavel Durov, fondatore di Telegram: Russia in allerta

    Arresto di Pavel Durov, fondatore di Telegram: Russia in allerta

    L’arresto di Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, a Parigi, solleva preoccupazioni significative in Russia, con implicazioni che potrebbero coinvolgere le istituzioni governative e militari del paese. Accusato dalla magistratura francese di non aver moderato adeguatamente i contenuti sulla piattaforma, Telegram, nota per le sue conversazioni criptate, è considerato uno strumento essenziale per le comunicazioni interne del governo russo. Funzionari e militari temono che le informazioni sensibili possano essere compromesse, e alcuni ricevono già l’ordine di cancellare le conversazioni. La situazione è in continua evoluzione, con l’intera Russia che osserva attentamente gli sviluppi.

    Sabato sera, Pavel Durov, il creatore e CEO di Telegram, è stato arrestato a Parigi, provocando un effetto domino di preoccupazioni in Russia. Le autorità francesi accusano Durov di non aver garantito una moderazione sufficiente sulla sua piattaforma di messaggistica, che, grazie alle sue conversazioni criptate, è diventata terreno fertile per attività illecite, tra cui il riciclaggio di denaro e il traffico di stupefacenti. Telegram è diventato negli anni un canale cruciale per la comunicazione a tutti i livelli in Russia, e l’arresto del suo fondatore ha immediatamente suscitato timori di ripercussioni istituzionali.

    Aggiornamento 11.30

    Telegram non è solo una piattaforma di comunicazione popolare tra i cittadini russi, ma è diventato anche un componente chiave per la comunicazione all’interno del governo e delle forze armate del paese. Come riportato dal canale Baza, Telegram viene utilizzato per trasmettere informazioni sensibili e coordinare operazioni militari. Vladimir Solovyov, un noto commentatore televisivo russo, ha sollevato l’allarme, evidenziando che gran parte dell’apparato militare russo e molti membri del governo fanno affidamento su Telegram per le loro comunicazioni. A differenza di WhatsApp, che è controllato dagli Stati Uniti, Telegram è percepito come una piattaforma relativamente libera da interferenze esterne, rendendolo ancora più cruciale per le operazioni interne.

    Aggiornamento 12

    La possibilità che Durov possa essere costretto dalle autorità francesi a consegnare l’accesso alle conversazioni criptate di Telegram sta generando un’ondata di panico tra i funzionari russi. Questo scenario potrebbe esporre informazioni altamente sensibili e comprometterne la sicurezza nazionale. Come misura preventiva, secondo Baza, le autorità russe avrebbero già dato ordine ai funzionari governativi e ai rappresentanti delle agenzie di sicurezza di eliminare tutte le conversazioni riservate dalla piattaforma. Questo ordine sembra estendersi anche a membri del ministero della Difesa e ad alti dirigenti d’affari, con l’obiettivo di prevenire eventuali fughe di informazioni in caso di compromissione del servizio.

    Aggiornamento 12.30