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    Arresti e perquisizioni nelle curve

    Arresti e perquisizioni nelle curve di Inter e Milan: 19 le persone (16 in carcere e tre gli arresti domiciliari) nel mirito dell’ordinanza di custodia cautelare della procura di Milano relative all’inchiesta che ha smantellato i vertici delle curve delle due tifoserie.

    “Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di infiltrazioni criminali tra gli ultrà e hanno coinvolto i principali esponenti dei cosiddetti ‘direttivi’ delle tifoserie organizzate delle due principali squadre calcistiche milanesi”, dichiara, in una nota, la procura di Milano guidata da Marcello Viola.

    aggiornamento ore 8.04

    Una quarantina gli indagati per i reati di associazione per delinquere, con l’aggravante mafiosa, estorsione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale.

    “Tra loro non c’è nessun dirigente delle società sportive” coinvolte dice il pm Paolo Storari che con l’aggiunta Alessandra Dolci e alla pm Sara Ombra ha coordinato l’indagine. Le società sono da considerarsi “soggetti danneggiati” dichiara più volte il procuratore capo Marcello Viola che non nega “profili di criticità” nei modelli organizzativi, ma si dice “certo della collaborazione”. Il pubblico ministero Storari, così come il gip di Milano Domenico Santoro, parlano di “sudditanza” da parte dei due club di Serie A.

    Aggiornamento ore 12.03

    Il Procuratore Federale della Federcalcio, Giuseppe Chinè avrebbe chiesto ai Pm della Procura della Repubblica di Milano l’ordinanza di custodia cautelare e gli atti di indagine non coperti da segreto per valutare se vi siano nel caso condotte di tesserati e delle due società astrattamente rilevanti per l’ordinamento sportivo.

    Secondo l’ordinanza, l’indagine dimostrerebbe “il patto di non belligeranza fra le due tifoserie organizzate, a prima vista connesso ad una tranquilla gestione della vita di stadio ma, a ben vedere, caratterizzato da legami fra gli apicali esponenti delle curve al fine di conseguire profitto, in un contesto in cui la passione sportiva appare mero pretesto per governare sinergicamente ogni possibile introito che la passione sportiva vera, quella dei tifosi di calcio, genera”.

    Aggiornamento ore 16.55