(Adnkronos) – Non si placano le polemiche tra M5S e Governo dopo le parole del ministro della Difesa Lorenzo Guerini sul supporto italiano all’Ucraina “anche con dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russa bombarda”. Dichiarazioni definite “allarmanti” dai pentastellati, e che hanno costretto il ministero della Difesa a correggere il tiro: Guerini si riferiva a “munizionamenti a cortissimo raggio funzionali al solo scopo difensivo e per proteggere città e cittadini”, si legge in un comunicato diffuso ieri sera. Ma la nota non è bastata a riportare il sereno, anche perché le parole del ministro Guerini – è la lettura che viene data dai 5 Stelle – sembrano aver considerato lontana la prospettiva di una soluzione negoziale.
Fonti M5S che seguono il dossier difesa, parlando con l’Adnkronos, rincarano la dose: “Il ministero della Difesa con la sua imbarazzata nota di precisazione di ieri sul ‘munizionamento a cortissimo raggio funzionale al solo scopo difensivo’, ha ammesso implicitamente che il munizionamento a lungo raggio sarebbe a scopo offensivo”. Insomma, le parole del ministro Guerini “chiariscono definitivamente che si può ben tracciare la distinzione avanzata dal M5S, che molti avevano provato a criticare, tra armi difensive e offensive”.