Come nei miglior film americani carichi di suspance a lieto fine, il peggio è passato. Solo che qui si parla di una storia seria anzi, tragica. E accaduto che poche ore prima delle due esecuzioni previste oggi, i giudici dellArkansas hanno deciso di sospenderle. Come molti ricorderanno in questo stato americano aveva suscitato scalpore e sdegno la decisione del governatore di concentrare in soli 11 giorni 8 condanne a morte, perché il farmaco usato per liniezione fatale stava scadendo. A vanificare quanto disposto dal governatore repubblicano dellArkansas, Asa Hutchinson, la decisione da parte di Alice Gray – giudice della contea – di accogliere il ricorso della casa farmaceutica produttrice che accusa lArkanas di averla ingannata circa l’utilizzo del farmaco prodotto. In effetti alla casa di produzione farmaceutica era stato riferito che il vecuronio bromuro (principio attivo contenuto nel farmaco), sarebbe stato utilizzato per scopi medici, e non per esecuzioni carcerarie. È ovvio che tale uso moralmente pesante – produrrebbe un grave danno dimmagine alla casa farmaceutica, con serie ripercussioni sulla reputazione e il business. Alla base del provvedimento sentenziato dalla Corte Suprema per uno dei due condannati, Stacey Johnson (accusato di aver ucciso una ragazza nel 93), anche lesito del ricorso presentato dal legale di questultimo per cui è stato richiesto unnuovo test del Dna. Johnson è il quarto condannato degli otto che dovevano essere mandati a morte che in questi giorni ha ottenuto il blocco dell’esecuzione. Al momento oltre a Ledell Lee (laltro condannato che avrebbero giustiziato oggi), nella lista nera sono quattro i detenuti in bilico tra la vita e la morte. Molto dipenderà soprattutto dallesito del ricorso che la procuratrice dello stato Leslie Rutledge presenterà alla Corte Suprema. In caso di ripensamenti infatti, è molto probabile che lArkansas nonostante il rifiuto della casa farmaceutica McKesson, si rivolgerà ad altre aziende per reperire il vecuronio bromuro.
M.