Arezzo, esplosione in fabbrica: strage sfiorata

Quattro operai feriti, fortunatamente in modo lieve, e danni ingentissimi. Il danno ambientale al momento sembra scongiurato.

Strage sfiorata alla Safimet, azienda di Arezzo che si occupa del recupero di metalli preziosi. Una violentissima esplosione, con un boato udito anche a diversi chilometri di distanza, è avvenuta nella mattinata di mercoledì 20 novembre, ferendo anche quattro operai, fortunatamente in maniera lieve.

Poteva andare decisamente peggio, sia per quanto riguarda i lavoratori coinvolti, che per le conseguenze sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, che al momento sarebbero scongiurate. L’esplosione è avvenuta forse per una reazione chimica nei processi di lavorazione dell’affinamento di metalli: questa l’ipotesi più probabili, ma le indagini sono appena iniziate. Di certo, l’esplosione ha coinvolto un reattore, con un conseguente sversamento di acidi nel reparto interessato e ingenti danni strutturali all’impianto.

Dopo l’esplosione, che ha anche fatto crollare una porzione del tetto, un’enorme colonna di fumo si è alzata in cielo, rimanendo visibile anche a lunga distanza dalla località periferica di San Zeno dove ha sede l’azienda.

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