“Lungi da me dal fare il gufo della situazione, ma nel tratto di via Michele Rosi, allaltezza della zona Castiglione, se non si interviene si rischia grosso. La collinetta sovrastante va messa in sicurezza. Da mesi si continuano a verificare piccoli smottamenti, per fortuna ancora di poco conto, e caduta terra che nel corso del tempo hanno ridotto la carreggiata di un metro, con tutti i rischi che si riscontrano. La strada, a doppio senso, risulta pericolosa. Due autovetture non ci passano. La zona poi è in piena espansione e la carreggiata è un via vai di macchine. La curva è cieca e ogni volta tocca sperare che nessuno corra o chi stia al volta sia sobrio. Cè poi il pericolo massi e alberi. Una grossa pietra qualche settimana fa è ruzzolata giù dalla collina finendo per fortuna ai bordi della strada. Ma la prossima volta potremmo non essere così fortunati. Ci sono poi gli alberi. Con gli smottamenti le grosse querce lungo la collinetta, molte delle quali secche, stanno lentamente cedendo. Ci stiamo avvicinando al periodo più critico, quello invernale. Le piogge, come dimostrano gli ultimi eventi, non sono più quelle di una volta. Le bombe dacqua arrivano dimprovviso e scaricano in pochi minuti una quantità di pioggia capace di far danni. Il rischio di una frana cè e non si può far finta di nulla. È vero che larea è privata ma lamministrazione ha il dovere di intervenire e installare delle protezioni che possano evitare una possibile frana, tutelando così automobilisti e case limitrofe”.
Lo dichiara in una nota il presidente dellassociazione Crescere Insieme, Roberto Severini.
Lo dichiara in una nota il presidente dellassociazione Crescere Insieme, Roberto Severini.