Aprilia Sonic MBM Racing Team

Uno scooter divertente e prestazionale, ma che ha ancora bisogno di un lavoro di sviluppo prima di poter scendere in gara!

Se da un lato quasi tutti i kit di trasformazione per scooter Piaggio hanno raggiunto un tale livello di sofisticazione e di sviluppo da poter garantire prestazioni elevatissime anche con un semplice e accurato montaggio, lo stesso non si può dire dei kit trofeo per motori Minarelli. 

La ragione di questa differenza tra kit di “scatola”, che poi si attenuta fino a sparire completamente con un’accurata preparazione, è che lo sviluppo del motore Minarelli è iniziato con un ritardo mostruoso rispetto al Piaggio, Casa che ha sempre visto di buon occhio i trofei scooter a differenza di Aprilia, Malaguti e Yamaha. Lo sviluppo del motore Minarelli ha iniziato a diventare interessante per i preparatori con l’avvento dei trofei attuali, dove il regolamento è più permissivo ed è permesso abbinare più marche di componenti nella preparazione di uno scooter. Il coraggio di qualche tuner di elaborare un Jog R, poi, ha chiuso il cerchio e abbiamo iniziato a veder vincere gli Yamaha prima in Spagna e poi in Italia.

Anche l’Aprilia Sonic GP era uno scooter con un potenziale mostruoso ma, ai tempi, il materiale disponibile per la sua elaborazione non era neanche lontanamente all’altezza di quello dei Piaggio, con un divario ancora più marcato rispetto ad oggi a livello di base di partenza, e tutti quelli che avevano ipotizzato di sviluppare quello scooter hanno dovuto mollare, anche a fronte di buoni risultati iniziali. In fondo, se è il regolamento stesso che interviene a tarparti le ali, è inutile cercare una strada diversa.

Oggi alcuni gruppi termici per Yamaha sono molto, molto validi, gli alberi motore pure e qualcuno ha anche proposto delle linee di alimentazione valide per questi motori, facilitando non poco il lavoro di chi inizia a correre con questi motori. Un esempio su tutti sono le gare di accelerazione, in cui i Minarelli sono estremamente competitivi. Certo, serve un po’ più di fantasia rispetto alla preparazione di un Piaggio, bisogna lavorare duro, ma i risultati possono essere sorprendenti.

La MBM Racing Team di Tivoli ha completato la preparazione di un Aprilia Sonic GP con kit Malossi e noi, ovviamente, abbiamo voluto saggiare le doti di questo scooter alla pista del Sagittario di Latina.

 

La tecnica

Il motore Minarelli Yamaha a braccio corto è stato elaborato con componentistica Malossi MHR, con il cilindro Team 7 travasi, albero motore Team, accensione Selettra, scarico Malossi Team. Però l’aspirazione, punto debole dei motori Yamaha, impiega ancora il classico pacco lamellare VL14 che, come l’originale Yamaha, ha le lamelle posteriori in una posizione non molto felice, essendo praticamente sigillata dalla spalla dell’albero motore verso la camera di manovella e non verso il cilindro come con altre soluzioni.

La trasmissione è la Malossi Over Range che, sui Minarelli in generale e soprattutto sui motori “braccio corto”, non ha mai garantito prestazioni eccelse in termini velocistici essendo stata ai suoi tempi (si parla del 1997) sviluppata per i motori “braccio lungo” dello scooter cross, dove serviva tanta accelerazione e la velocità non era un elemento essenziale, poi fu adattata al “braccio corto” con l’impiego di una cinghia specifica. Ai tempi, circa 16 anni fa, effettuai delle prove con l’Over Range sul braccio corto, ma mi accorsi che a parità di rapporto perdevo circa 15 km/h in velocità massima rispetto alla soluzione con pulegge piccole e che, allungando il rapporto per “compensare” la perdita di velocità, mi ritrovavo a perdere il vantaggio in accelerazione… 

La ciclistica è, purtroppo, ancora piuttosto acerba con la forcella originale ritarata e l’ammortizzatore posteriore RS24 che oggi, in linea di massima, viene utilizzato su scooter stradali considerando l’evoluzione in campo sospensioni nelle gare scooter. I pneumatici sono gli ottimi PMT.

 

In pista

Bastano poche centinaia di metri per rendersi conto che, purtroppo, il Sonic MBM è ancora molto, molto acerbo in termini di sviluppo. Le prestazioni di questo scooter, infatti, sono piuttosto deludenti: l’accelerazione è scarsa, se paragonata a quella di uno Zip SP di ultima generazione, e la velocità di punta non permetterebbe mai di competere in una finale. A livello di telaio il piccolo Aprilia se la cava bene, è piuttosto rigido e, grazie ad un baricentro molto basso, maneggevole sul misto stretto e stabile sul veloce. La sospensione posteriore è però un po’ troppo secca nella risposta e la forcella tende a mostrare tutti i suoi limiti nelle staccate più violente.

In sostanza, si sente che il motore ha un buon potenziale, ma che necessita di quel lavoro di affinamento indispensabile a fare la differenza. 

 

 

Scheda Tecnica:

Aprilia Sonic Gp Malossi MHR Team 70 M.B.M. Racing Team

Proprietario e preparatore: Fabrizio Mattana tel. 3342975287

Motore

Gruppo Termico: Malossi Mhr Team 70, testa scomponibile, alesaggio 47,6 mm, scarico sdoppiato con traversino, altezza di squish 0,50mm.

Carter motore: barenato e raccordato

Albero motore: Malossi Team biella interasse 80 mm

Impianto di scarico: Malossi Team

Accensione: Malossi Selettra 

Carburatore: Dell’orto Phbg 19mm

Filtro aria: Malossi E14

Collettore aspirazione: Malossi

Pacco lamellare: Malossi Vl14

Trasmissione

Complessivo Over Ranger Malossi 

Campana frizione: Malossi Wing Clutch Bell 107 mm

Frizione: Malossi Delta Clutch 107 mm

Molla contrasto: Malossi gialla

Cinghia variatore: Malossi Kevlar Belt

Ciclistica

Forcella Anteriore: abbassata e rivista nell’idraulica

Ammortizzatore posteriore: Malossi Rs24

Pneumatici

Anteriore: Pmt 90/90-10 S

Posteriore: Pmt 100/85-10 M