“Il tragico incidente avvenuto questa mattina allinterno della Kyklos di Aprilia costato la vita a due operai di una ditta di Viterbo addetta al carico dei rifiuti speciali ripropone in maniera drammatica la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Così, in una nota, il segretario generale della Camera del Lavoro di Latina Anselmo Briganti e del segretario generale Cgil Funzione Pubblica Maria Cristina Compagno alla morte dei due lavoratori.
“Oltre ad esprime tutta la nostra vicinanza alle famiglie dei lavoratori deceduti sottolineano Briganti e Compagnoci preme sottolineare, non senza sgomento, come nonostante il continuo impegno delle organizzazioni sindacali sul fronte della sicurezza oggi ci troviamo ancora una volta a dover piangere delle vite perse sul posto di lavoro. Oltre ad auspicare che magistratura e investigatori facciano completa luce sulla dinamica dellincidente avvenuto nellimpianto di compostaggio di Aprilia individuando le responsabilità ci preme ricordare come in materia di infortuni ci sia ancora molta strada da fare. Il settore dei rifiuti in particolare aggiungono i sindacalisti – non è nuovo ad incidenti gravi e mortali, sia nelle aziende a gestione pubblica che in quelle private. Abbiamo spesso denunciato situazioni nelle quali le norme sulla sicurezza non venivano applicate a pieno, oggi, alla luce di quanto accaduto, chiediamo che gli organi competenti in materia di vigilanza di passare in rassegna, con controlli capillari tutte le aziende che operano nel settore, a partire dalla valutazione della salubrità dei luoghi di lavoro per finire alladozione dei dispositivi individuali di sicurezza, alla valutazione del rispetto delle norme negli impianti fissi. Il nostro sindacato, oggi più di ieri, continuerà la sua battaglia concludono Briganti e Compagno – affinché episodi come quelli di Aprilia non si verifichino più, mettendo in campo tutte le iniziative necessarie, per affermare il valore della sicurezza e sensibilizzare anche i lavoratori affinché la sicurezza venga considerata un valore fondante dello stesso lavoro”.
Così, in una nota, il segretario generale della Camera del Lavoro di Latina Anselmo Briganti e del segretario generale Cgil Funzione Pubblica Maria Cristina Compagno alla morte dei due lavoratori.
“Oltre ad esprime tutta la nostra vicinanza alle famiglie dei lavoratori deceduti sottolineano Briganti e Compagnoci preme sottolineare, non senza sgomento, come nonostante il continuo impegno delle organizzazioni sindacali sul fronte della sicurezza oggi ci troviamo ancora una volta a dover piangere delle vite perse sul posto di lavoro. Oltre ad auspicare che magistratura e investigatori facciano completa luce sulla dinamica dellincidente avvenuto nellimpianto di compostaggio di Aprilia individuando le responsabilità ci preme ricordare come in materia di infortuni ci sia ancora molta strada da fare. Il settore dei rifiuti in particolare aggiungono i sindacalisti – non è nuovo ad incidenti gravi e mortali, sia nelle aziende a gestione pubblica che in quelle private. Abbiamo spesso denunciato situazioni nelle quali le norme sulla sicurezza non venivano applicate a pieno, oggi, alla luce di quanto accaduto, chiediamo che gli organi competenti in materia di vigilanza di passare in rassegna, con controlli capillari tutte le aziende che operano nel settore, a partire dalla valutazione della salubrità dei luoghi di lavoro per finire alladozione dei dispositivi individuali di sicurezza, alla valutazione del rispetto delle norme negli impianti fissi. Il nostro sindacato, oggi più di ieri, continuerà la sua battaglia concludono Briganti e Compagno – affinché episodi come quelli di Aprilia non si verifichino più, mettendo in campo tutte le iniziative necessarie, per affermare il valore della sicurezza e sensibilizzare anche i lavoratori affinché la sicurezza venga considerata un valore fondante dello stesso lavoro”.