APRILIA, ASSOCIAZIONI SCRIVONO A COMUINE E PREFETTO PER VIA STRADIVARI

Le associazioni Aprilia In Prima Linea e Asso di Picche hanno scritto una lettera aperta al sindaco Antonio Terra e alla Prefettura di Latina guidata da Antonio D’Acunto.

Nella missiva si intende evidenziare la situazione definita insostenibile e paradossale di via Stradivari. Appare evidente infatti, secondo gli scriventi, lo stato di assoluto e colpevole degrado in cui sono costretti a vivere i residenti dell’intera area mercato del Comune di Aprilia. “Le rimostranze scritte di singoli cittadini, affermano le associazioni, pubblicate dalla stampa anche con numerose fotografie, non hanno avuto finora alcuna risposta. Non ci vuole molto a capire che il colpevole silenzio da parte dell’Amministrazione Comunale è frutto di uno “scarica barili” perpetrato sin dal 2009. Quattro le richieste avanzate nei confronti di Comune e Prefetto: La prima, “che lo sterrato in questione non avendo alcun requisito valido per essere giuridicamente definito “strada” in quanto non esiste banchina pavimentata e marciapiede, venga o chiuso, ripristinando la situazione precedente alla sua abusiva apertura oppure, vengano approntati lavori a regola d’arte per la sistemazione della stessa consentendo così una dignitosa e sicura circolazione stradale.” La seconda: “Che sia il Comune di Aprilia a provvedere celermente a tale sistemazione in forza della sentenza n ° 7 del 04/01/2010 della Corte di Cassazione Sez. Terza.” La terza, “che si faccia necessaria luce sulla paternità di tale abuso per non dare ai cittadini nemmeno il minimo dubbio sulla possibilità che sia stato il Comune stesso, quindi l’Istituzione, a fare un errore simile arrecando per diversi anni nocumento ai cittadini residenti in quelle zone.” La quarta e ultima “che si provveda celermente poiché persistono condizioni di elevata pericolosità pubblica per passanti e residenti poiché, un tale stato di abbandono non solo fisico ma anche di giurisdizione potrebbe celare una situazione ove si rischia di non individuare i responsabili nel caso si verifichino sinistri o danni a persone o cose.” La speranza delle due associazioni dunque si riflette sulla possibile risoluzione di questo annoso problema grazie all’attenzione delle Istituzioni.