Nell’ultimo evento di presentazione, Apple ha presentato con grande successo i nuovi modelli di MacBook Air, che esordiscono con un’importante novità. I nuovi Mac di Apple funzionano infatti su un nuovissimo chip personalizzato chiamato M1.
“M1 è un chip rivoluzionario”, ha detto Johny Srouji di Apple, parlando all’evento. “Ha 16 miliardi di transistor, il numero più elevato mai inserito in un chip da Apple.”
I transistor sono come piccoli interruttori elettronici che sono il modo in cui avviene il calcolo grezzo. Più transistor significa più calcolo, in generale.
Il nuovo modello ha una CPU a 8 core e una GPU a 8 core, che secondo Apple supera i sistemi rivali, un’affermazione che sarà inevitabilmente testata fino alla morte.
Apple afferma che la CPU è molto efficiente dal punto di vista energetico. Quattro dei suoi core sono ad alta efficienza: Apple afferma che offrono le stesse prestazioni di un Mac Intel dual-core, ma utilizzando meno energia.
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Apple ha annunciato per la prima volta l’intenzione di abbandonare i processori Intel nel giugno 2020, all’evento WWDC dell’azienda. La società ha rivelato che sarebbe passata a chip Apple Silicon personalizzati.
Questi processori sarebbero progettati internamente, nel tentativo di limitare la dipendenza dalle aziende rivali. Il chip M1 di Apple è costruito internamente e compare in tre nuovi prodotti Mac quest’anno.
L’uso dei propri chip nei computer Mac è una mossa brillante: spesso i gadget sono costruiti con software molto generico che si collega a molti chip diversi in un’ampia gamma di telefoni e computer. Ciò significa che i sistemi possono essere davvero scarsamente ottimizzati, perché stanno cercando di funzionare il più ampiamente possibile.
La situazione è cambiata con l’iPhone, perché Apple è stata in grado di creare il proprio smartphone, oltre al software e ai chip che lo alimentavano. Ciò significava che le prestazioni e la durata della batteria potevano andare oltre ciò che normalmente ti aspetteresti.
Ora Apple è stata in grado di ottimizzare i Mac in modo simile, ha progettato il software (macOS), il chip (Apple Silicon) e il dispositivo (MacBook).
Le app devono essere ricostruite per il nuovo chip e verranno chiamate app universali. Photoshop, ad esempio, arriverà il prossimo anno. Nel frattempo, è possibile utilizzare il sistema Rosetta 2 di Apple per eseguire app che non sono state ancora aggiornate per il chip M1.