“Io credo che dobbiamo aspettare ancora per capire come si sta evolvendo, dobbiamo avere il parere dei tecnici, ascoltare le parti economiche e sociali. E la politica a quel punto deve decidere avendo come obiettivo prioritario la tutela della salute. Una riapertura troppo presto potrebbe avere delle ripercussioni dopo”.
Così stamane, intervenendo su Radio1, il capo politico del M5s – e vice ministro dell’Interno – Vito Crimi, secondo il quale, “E’ assolutamente impossibile oggi potere dire che il 4 maggio è una data sicura”.
“Determinano i tecnici della salute e gli economisti”
Dunque, per ovvi motivi rispetto al governo o alle regioni, sta ai tecnici dare il via, “Il ruolo dei tecnici è fondamentale – sottolinea Crimi – devono fornire tutti gli elementi chiave per il decisore politico. Parlo non solo dei tecnici della salute ma anche degli economisti, che spiegano gli effetti di una chiusura o di una riapertura. A quel punto bisogna prendere una decisione e la decisione la prende la politica con una visione a 360 gradi“.
“Fra regioni e governo decide quest’ultimo”
Riguardo poi alle polemiche dei scorsi giorni sul rapporto tra regioni e governo (Lombardia in particolare), il capo politico del M5s ha spiegato che “Tra governo nazionale e regioni, credo che in questo momento sia una competenza del governo nazionale: dobbiamo riuscire a far partire questo Paese con un percorso comune”.
Max