ApertalacorsaperilnuovopresidentedellaRepubblica-diCaterinaOnofri

Aperta la corsa per il nuovo presidente della Repubblica – di Caterina Onofri

Le  prossime elezioni per decretare il nuovo presidente della repubblica, si terranno il 29 gennaio 2015, quando i grandi elettori si riuniranno a Montecitorio. Il premier Matteo Renzi dichiara di non voler fallire e auspica che entro fine mese ci sia già un nuovo inquilino del Quirinale. Probabilmente è uno dei passaggi più delicati della sua giovane carriera politica, in quanto deve temere avversari interni ed esterni al suo partito. Nonostante questo, il premier, è convinto di trovarsi in una posizione di forza, ovvero di poter essere in grado di mediare tra tutte le proposte degli altri partiti, dichiarando che “Nessuno potrà fare un presidente della Repubblica contro di me, anche se io dovrò farlo insieme agli altri”. Ma sembra che Renzi faccia sentire tutti in corsa, senza spegnere la speranza di nessuno. Infatti, per Amato ha avuto parole commendevoli, a Del Rio ha confessato di essere il suo candidato ideale, a Casini ha detto che prenderà in considerazione l’ipotesi di un esponente dell’area moderata  per il Quirinale. Solo con Cantone è stato più cinico, sostenendo pubblicamente, che lui ha già molto da fare all’Autorità anticorruzione. Evidentemente ad ognuno di loro sta dicendo sostanzialmente la stessa cosa. E’ facilitato da un network, dove sono presenti tutti i suoi fedelissimi e dove ha il compito di monitorare i quirinabili.

Berlusconi intanto, ha sfoggiato i suoi 150 elettori, sostenendo però, di non essere disposto a votare un Capo dello Stato come quelli degli ultimi tre anni, e questo non è stato un segnale positivo per Renzi, così come non lo è la minaccia del Movimento cinque stelle, pronto a votare Prodi con lo scopo di sabotare il Patto del Nazareno. Alfano si dichiara pronto a votare Casini. Il presidente del Senato Pietro Grasso, che sostituirà Giorgio Napolitano fino al momento delle nuove elezioni, si sta giocando la sua partita agli occhi di Renzi. 

E’ solo l’inizio della sfida, ed è troppo presto per scrivere la fine.