Alla luce del crescente interesse che, in questi ultimi tempi, si è sollevato intorno all’Ape sociale 2020 è noto come le domande possano essere presentate entro al seconda finestra del 15 luglio 2020. Ma cos’è l’Ape Sociale 2020, e quali sono i requisiti e gli importi della misura? Andiamo ad analizzare, punto per punto, tutto ciò che più interessa agli italiani su questi precisi aspetti.
Dunque come anticipato, per l’Ape sociale 2020 le domande sono possibili entro il 15 luglio per la seconda finestra. Dopo la proroga al 1° giugno per fare domanda per accedere ad Ape sociale 2020 – il termine in primi era al 31 marzo 2020 – adesso stanno per scadere i termini per la seconda fase temporale e accessoria.
La proroga della prima scadenza per Ape sociale 2020 dal 31 marzo al 1° giugno è stata stabilita con l’articolo 34 del decreto Cura Italia in virtù dell’emergenza COVID–19 e del periodi di lockdown. Ha fatto poi seguito la circolare INPS n. 50 del 4 aprile a confermare la proroga. Una circolare precedente INPS, quella del 12 marzo 2020 n.35 aveva dato indicazioni sulle modalità di presentazione della domanda per accedere ad Ape sociale 2020.
aggiornamento ore 2.11
Per chi non lo sapesse l’Ape sociale è una specie di pensione anticipata, anche se non consiste in un vero e proprio trattamento pensionistico essendo un anticipo a costo zero. Per chi sceglie di accedere, avendone i requisiti, ad Ape sociale, non è prevista la riduzione dell’assegno pensionistico futuro come accade per esempio con altre forme di pensione anticipata quali Quota 100 o Opzione donna.
Per accedere ad Ape sociale bisogna avere:
Con Ape sociale si può avere uno scivolo di 4 anni fino all’età prevista per la pensione di vecchiaia, vale a dire fino a 67 anni. Nei fatti non tanto una pensione anticipata, quindi: Ape sociale assomiglia più a un trattamento assistenziale che, tra le altre cose, non è riconosciuto ai professionisti iscritti alle casse professionali.
Occhio, adesso, alle scadenze temporali oltre quella del 15 luglio e quella precedente del 1° giugno e anche ai requisiti e gli importi per Ape sociale 2020.
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La circolare INPS n.35 del 12 marzo 2020 dà indicazioni su Ape sociale 2020, introdotta nel 2017 e informa che la prima finestra entro la quale presentare la domanda per Ape sociale è quella del 31 marzo 2020 che però come abbiamo detto è stata poi posticipata dal decreto Cura Italia al 1° giugno. Questa non era tuttavia l’unica fase in cui era possibile procedere con la domanda, dal momento ce ne sono altre due:
La domanda la può inviare chiunque abbia i requisiti utili per richiedere il beneficio nel corso dell’anno. Bisogna dire però che in caso di esito positivo per accedere all’Ape Sociale bisognerà presentare una seconda istanza una volta maturati tutti i requisiti richiesti, tra cui ovviamente quello anagrafico.
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aggiornamento ore 6.54
L’Ape sociale, vale a dire l’anticipo pensionistico agevolato per le fasce di lavoratori in difficoltà (ex-cassintegrati, disoccupati, familiari di invalidi) e per chi fa lavori gravosi (maestre d’asilo, infermieri, operai edili), permette di andare in pensione a 63 anni senza pagare alcunché.
I lavoratori beneficiari possono beneficiare dell’anticipo pensionistico a costo zero, con le spese sono a carico dello Stato.
L’importo massimo che può essere erogato tramite Ape Sociale è di 1.500 euro mensili e l’indennità non è compatibile con misure di sostegno al reddito per disoccupazione involontaria come Naspi e DIS-COLL.
Coloro che possono beneficiare dell’Ape Sociale devono rispettare i requisiti per una di queste categorie:
Per le lavoratrici madri è indicato uno “sconto” contributivo; per ogni figlio viene tolto un anno di contributi, fino ad un massimo di due. Queste quindi possono richiedere l’Ape Sociale dopo aver maturato 28 anni di contributi.
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aggiornamento ore 10,19