E accaduto ieri sera a Nettuno. Gli Agenti della volante del Commissariato di Anzio, diretto dal dr.Fabrizio Mancini, nel transitare in via Scipione Borghese, hanno notato un gruppo di persone che richiamava la loro attenzione. Si sono avvicinati e, scesi dal mezzo hanno visto una ragazza seduta a terra, con il volto coperto di sangue e, vicino a lei un ragazzo che la sorreggeva. Alla richiesta degli Agenti, la giovane, in evidente stato di agitazione, ha dichiarato di essersi procurata quelle lesioni cadendo accidentalmente a terra. I poliziotti però non convinti delle dichiarazioni fornite dalla giovane, peraltro minorenne, hanno iniziato a sentire i testimoni presenti sul posto. Dalle dichiarazioni di alcuni di questi, è emerso che poco prima, alcuni di loro avevano visto la ragazza camminare a piedi piangente con le mani sul volto sporche di sangue. Dallaltra parte del marciapiede, il giovane, che era presente lì con lei in quel momento, era stato visto allontanarsi per poi ritornare sui suoi passi. Si era
avvicinato alla ragazza cercando di abbracciarla ma lei lo aveva respinto cercando di divincolarsi. I poliziotti, insospettiti, hanno così proceduto ad identificare il giovane tunisino di 21 anni, che, come accertato successivamente, risultava avere vari precedenti di Polizia. Accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Anzio, gli Agenti hanno accertato che luomo, già nel mese di aprile era stato arrestato per rapina e lesioni nei confronti di una anziana donna.
Sentita la giovane ricoverata in ospedale, contrariamente a quanto dichiarato in precedenza, ha ammesso che le lesioni le erano state procurate dal fidanzato che laveva colpita con alcuni pugni sul volto a seguito di una discussione per motivi di gelosia. In seguito alle lesioni, la ragazza ha riportato la frattura delle
ossa nasali e della mandibola con una prognosi di 30 giorni. In merito a quanto accadutole non ha voluto presentare alcuna denuncia cosa che invece ha fatto il genitore. Il fermato è stato così arrestato per le lesioni aggravate nei confronti della minore.