I debiti della società Capo dAnzio affossano il bilancio del Comune. Laccusa arriva dagli esponenti del Comitato referendum Anzio, un gruppo di partiti, associazioni e cittadini che chiede chiarezza sul futuro della società che deve realizzare il porto di Anzio e lancia lallarme sui conti dellEnte locale. La Capo dAnzio, per il 61% del Comune e per il 39% del gruppo Marinedi che fa capo a Renato Marconi, ha un debito che ammonta a circa 3 milioni di euro sulla base dei bilanci che intanto il Comune nasconde e non allega ai suoi rendiconti come previsto dalla legge. Gli ultimi dati della Camera di commercio si riferiscono al 2012, il bilancio dello scorso anno deve ancora essere approvato ma dal Comitato sottolineano alcuni aspetti. Il capitale sociale, già passato da 500 a 450.000 euro rischia di essere stato già azzerato. Nellultimo documento contabile, infatti, cè un appostamento del risconto attivo di 650.000 euro che una volta portato a costo eroderà il capitale. Risultato? O il Comune tira fuori i soldi, e in questo periodo non può farlo per la sua nota situazione, o la società porta i libri in Tribunale. O peggio il privato rifinanzia e si prende le quote del Comune Una scalata perfetta proseguono dal comitato iniziata con la singolare cessione di quote da parte di Italia Navigando a Mare 2 spa, quindi allingresso di Marconi nella Capo dAnzio e proseguita con il sindaco che non ha dato seguito alla decisione unanime del Consiglio comunale di riappropriarsi del 39%.