Mentre il più basso dei due si posizionava frontalmente alla vetrina, quello più alto, approfittando anche della confusione creata dagli altri clienti, si posizionava di spalle, a contatto con il complice, con la duplice funzione di “palo” e di “eclissi” del suo compare il quale, nel frattempo, dotato con ogni probabilità di una sorta di passepartout, riusciva ad aprire la vetrina dove erano esposti i telefoni, senza lasciare segni di effrazione. L’altra sera, per loro sfortuna, le loro “manovre” non sono passate inosservate ad una commessa che ha immediatamente chiamato il “112”. I Carabinieri della Stazione di Anzio, intervenuti in pochi minuti, hanno bloccato un cittadino georgiano di 26 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine e di fatto senza una fissa dimora. Il suo complice, invece, è riuscito a darsi alla fuga prima dell’arrivo dei Carabinieri: l’uomo è attivamente ricercato. Il 26enne è stato trattenuto in caserma in attesa di essere giudicato con il rito direttissimo. Le indagini dei Carabinieri stanno proseguendo al fine di verificare le eventuali responsabilità dei due malviventi in ordine ad altri furti commessi con le stesse modalità, negli ultimi mesi, fra Anzio e Nettuno. Una tecnica nuova questa per l’apertura degli espositori nei negozi, ad opera dei cittadini georgiani, già tristemente noti per essere “esperti” nell’apertura delle porte degli appartamenti, così come hanno dimostrato diverse attività di indagine condotte negli ultimi anni dai Carabinieri di Roma.