Scaricare illegalmente materiale di risulta proveniente dai lavori di ristrutturazione edilizia si è rivelato estremamente pericoloso per due cittadini di nazionalità rumena.
I due infatti, nel pomeriggio di ieri, a bordo del loro furgone hanno svoltato su una strada secondaria sterrata alla ricerca di un luogo dove poter depositare i materiali di scarto provenienti da lavori di ristrutturazione.
Individuato il luogo idoneo, nel quale erano già presenti altri materiali depositati comunque illegalmente, luomo ed un suo familiare hanno iniziato le operazioni di scarico.
Poco dopo però si è avvicinato un furgone con a bordo due persone, una donna ed un uomo e questultimo, con tono minaccioso, ha intimato di interrompere le operazioni di scarico in quanto quella era una strada privata.
I due cittadini stranieri scusandosi, hanno recuperato parte del materiale già depositato, impegnandosi anche, lasciando addirittura un loro biglietto da visita, a ritornare il giorno successivo per completare le operazioni.
Ma trascorsi pochi minuti si è materializzato un uomo che, visibilmente alterato dai fumi dellalcol, impugnando unarma e con atteggiamento minaccioso li ha aggrediti, arrivando anche a colpire ripetutamente con il calcio della pistola sulla testa uno di essi.
Intimoriti dalla violenta reazione del nuovo arrivato, i due cittadini stranieri hanno iniziato a raccogliere prima i materiali da loro precedentemente scaricati e poi, sotto linsistenza dellaggressore, anche a caricare sul loro furgone i materiali già presenti nella discarica abusiva.
A conclusione delle operazioni i due cittadini stranieri sono stati lasciati andare con limpegno che il giorno successivo avrebbero comunque provveduto a ritornare sul posto per procedere alla totale pulizia del terreno.
Soltanto qualche ora dopo, il più giovane delle due vittime ha deciso di sporgere denuncia, essendo dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per i ripetuti colpi ricevuti sulla testa, e nonostante il tentativo di conciliazione del figlio dellaggressore che telefonicamente gli aveva richiesto un incontro per scusarsi di quanto accaduto.
Sono stati poi gli agenti del Commissariato di Anzio, diretto dal dr. Fabrizio Mancini, che ricevuta la formale denuncia, hanno effettuato un sopralluogo per individuare il responsabile.
Una volta identificato, i poliziotti hanno raggiunto la sua abitazione, ed hanno però scoperto ben altro.
Allinterno della sua camera da letto, in una fuciliera è stata sequestrata infatti una pistola calibro 7.65 munita di 27 cartucce illegalmente detenute.
Unaltra pistola, calibro 38, regolarmente detenuta e corredata di 51 cartucce è stata recuperata dagli agenti mentre è stato sequestrato, perché illegalmente detenuto, un fucile calibro 12 , nascosto dietro la porta di ingresso della camera da letto.
Ma gli agenti hanno trovato anche altro.
Sono stati infatti sequestrati oltre 100 grammi di marijuana nascosta in diversi luoghi dellabitazione e di un capannone di sua proprietà, un bilancino elettronico di precisione, bustine in cellophane per la suddivisione in dosi della sostanza ed una guida per la coltivazione dei semi di marijuana.
Nella sala da pranzo, sono state sequestrate anche due pistole giocattolo prive del tappo rosso oltre ad alcune piante di marijuana, a diversi livelli di crescita, coltivate in un terreno adiacente labitazione, regolarmente recintato e destinato alla coltivazione degli ortaggi.
Sono quindi scattate le manette per P.M., 48enne di Nettuno, per reati riguardanti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, la detenzione illegale di armi e munizioni e lesioni personali aggravate.