Antonio Ciontoli, l’ex ufficiale della Marina condannato in secondo grado per l’omicidio Vannini, è stato intervistato durante il programma Storie Maledette. Mentre cresce l’interesse sul caso, soprattutto dopo le indagini sull’ex comandante dei Carabinieri Izzo, emergono alcune dichiarazioni importanti da parte dell’uomo accusato di aver ucciso Marco Vannini.
Antonio Ciontoli sul caso Vannini: “Colpo partito per sbaglio, spero possano perdonarmi”
Antonio Ciontoli ha affermato al programma di non aver fatto partire il colpo volontariamente. Infatti, secondo la sua versione, non sarebbe un esperto di armi e non si sarebbe accorto che la pistola fosse carica.
Inoltre Ciontoli ha spiegato ancora una volta come per lui Marco Vannini fosse come un figlio, e non avrebbe avuto ragione di fargli del male.
Ciontoli ha spiegato alla conduttrice Franca Leosini che con Marco Vannini si era instaurato un legame di affetto molto forte. “Marco era un figlio per me – ha detto l’uomo – sognava di diventare un pilota. Spesso ci siamo intrattenuti a parlare, colloqui molto lunghi. Spero che un giorno i Vannini possano avere misericordia e perdonarmi”.
A queste parole, la famiglia Vannini ha replicato che il perdono arriverà soltanto dopo aver scontato la pena di 30 anni di carcere.