Senza entrare nel merito delle considerazioni di unazienda che per decenni (pena la rovina di migliaia di famiglie di operai) ha potuto contare su importanti aiuti dallo Stato, e le cui intuizioni manageriali pagate profumatamente fondano la loro ragion dessere sullespatrio ed il taglio dei lavoratori, una notizia come quella di oggi tutto sommato ci restituisce speranza circa la possibilità che in qualche parte del mondo le furbate si pagano. Ad entrare nel mirino dellAntitrust europea due signore aziende come Fiat e Starbucks Manufacturing. “Il Lussemburgo deve recuperare fra 20 e 30 milioni di euro da Fiat Finance & Trade”, ha dichiarato Margrethe Vestager, commissaria Ue alla Concorrenza. La fabbrica di auto nata a Torino infatti, stando a quanto raccolto al termine di un’indagine sui tax ruling dall’Antitrust della Commissione europea, avrebbe ricevuto vantaggi illegali dal Lussemburgo, grazie a prestabiliti accordi fiscali fra il Granducato e Fiat Finance & Trade. Più o meno come è accaduto tra i Paesi Bassi, solo che in in questo caso debbono recuperare da Starbucks fra i 20 e i 30 milioni di euro di tasse non pagate. Anche in questo caso l’Antitrust Ue si è espressa contro l’accordo fiscale anticipato siglato fra i Paesi Bassi e la filiale europea del gruppo statunitense del caffè, che avrebbe così goduto di un vantaggio fiscale illegale.