Oggi Anna Frank avrebbe compiuto 90 anni. La ragazzina simbolo della Shoah, per aver scritto il celebre diario in cui racconta la sua esperienza come clandestina nell’alloggio segreto in cui si era rifugiata per scappare dai nazisti, viene oggi ricordata in tutto il mondo in un momento di profonda riflessione.
Nata Annelies Marie Frank nel 1929 a Francoforte sul Meno, Anna Frank è ebrea da entrambi i genitori, Otto e Edith Frank. È suo padre a prendere la decisione di emigrare in Olanda, quando i nazisti prendono il potere in Germania.
Inizialmente solo Otto si trasferisce, seguito poi dalla moglie, da Anna e sua sorella Margot nel 1934. La famiglia passa qualche anno in relativa serenità, ed Anna Frank frequenta la scuola Montessori e in seguito il Liceo ebraico.
Le cose si complicano quando la Germania invade l’Olanda nel 1940, introducendo nel Paese le leggi di discriminazione verso gli ebrei. Quando compiva 13 anni, Anna Frank riceve in regalo un quaderno: sarà proprio lì che inizierà a scrivere il suo diario.
Di lì a poco la famiglia fu obbligata a trovare rifugio nel retro dell’edificio della ditta avviata dal padre, in Prinsengracht 263, quello che in futuro sarebbe diventato il museo ‘Casa di Anna Frank‘.
Anna Frank racconta nel suo diario i giorni di clandestinità, finchè il 4 agosto 1944 la famiglia fu scoperta ed arrestata dopo una segnalazione, per poi essere deportata ad Auschwitz e in seguito a Bergen-Belsen, dove Anna a pochi giorni dalla fine della guerra trova la morte per tifo. Il padre Otto, però, sopravvisse, e alla fine della guerra si occupò di pubblicare il diario di Anna Frank.