“Gli attentatori hanno colpito persone inermi, che manifestavano per la pace”, anche il Santo Padre nel corso dellAngelus, piazza San Pietro, ha tenuto ad esprimere il suo “dolore per i numerosi morti nella terribile strage avvenuta ad Ankara, in Turchia”, la notizia dellattentato “ricevuta con grande dolore”, e per la quale il Pontefice ha speso una “preghiera per quel caro Paese” e chiede “al Signore di accogliere le anime dei defunti e di confortare i sofferenti e i familiari”, per quello che Bergoglio, in un messaggio inviato al premier turco Erdogan, ha definito un “atto barbarico”. E mentre si aggrava il bilancio delle vittime (almeno 122 i morti e oltre 500 i feriti), gli inquirenti turchi hanno identificato uno dei kamikaze: un giovane tra i 25 e i 30, riconosciuto attraverso l’analisi dei corpi e delle impronte digitali. Fonti dagenzia riferiscono anche di 14 individui arrestati presso la città di Konya, persone coinvolte nelle attività dellIs ma non è stato reso noto se riconducibili in qualche modo allattentato di Ankara. Dunque, mentre continuano le indagini, e non vi sono rivendicazioni ufficiali, il primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, ha azzardato delle ipotesi dichiarando di poter individuare delle piste tra i terroristi dello Stato Islamico, i curdi del Pkk, o i gruppi dell’estrema sinistra. Molti tra gli analisti sono propensi a questultima possibilità in quanto, questo orribile attentato, precede di tre settimane le elezioni, previste per l1 novembre. “L’obiettivo è dividere la nazione”, “Siamo in lutto per la pace”, alcuni tra i titooli dei principali quotidiani del Paese, che sottolineano gli aspetti specificatamente interni alla lettura dellattentato.
M.