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Animali Roma –  Azione: “Soppressioni facili alla Muratella? Vogliamo chiarezza. A breve un’interrogazione”

Il 7 ottobre il cane Jolly doveva uscire in adozione, ma nella sua nuova casa non è mai arrivato perché soppresso nel giro di poche ore in una clinica veterinaria privata. Stessa sorte, una settimana prima, era toccata ad un rottweiler di 12 anni, entrato a Muratella perché trovato impiccato con del filo spinato ad un albero nel 2018 e per questo diventato ipovedente. Sarebbe questa la campagna “Adottate un cane anziano” tanto pubblicizzata dall’assessore Alfonsi? Cosa sta succedendo in questo canile capitolino? Perché tutte queste soppressioni “facili”?”.

A denunciare l’accaduto Flavia De Gregorio, capogruppo capitolino di Azione, e Simonetta Novi, capogruppo in VIII Municipio della Lista Calenda Sindaco, che ripercorrono quanto successo sabato scorso:

Una cittadina, intenzionata a fare un’adozione del cuore, era andata a Muratella e aveva scelto lui, entrato in canile a 14 anni perché abbandonato dal proprietario a fine giugno. La donna, che aveva chiesto di vederlo, lo aveva però trovato a terra, impossibilitato ad alzarsi perché febbricitante. Grazie all’insistenza di operatori e volontari il cane era stato ricoverato in una clinica privata veterinaria intorno alle 16, ma neanche due ore dopo soppresso su richiesta del direttore sanitario di Muratella. Il quadro clinico di Jolly, evidenziato attraverso esami veloci, mostrava insufficienza renale e una infezione polmonare. Perché, dunque, il cane, nei tre mesi in cui è stato ospite della Muratella, non era stato sottoposto ad accertamenti ma aveva ricevuto solo la somministrazione di un antinfiammatorio che lo aiutasse a deambulare? Nelle 24 ore precedenti la sua soppressione Jolly stava bene, era uscito regolarmente in passeggiata con una volontaria e non voleva rientrare in gabbia. Come è possibile che in un lasso di tempo così ridotto sia passato da una artrosi curabile ad una condizione da soppressione senza che si pensasse di tentare una terapia? È un anno che chiediamo l’istituzione di una commissione etica nei canili per la gestione del “consenso informato” e garantire una attenzione speciale ai soggetti più fragili, ma dalla maggioranza nessuna risposta”.

Non vogliamo e non possiamo più aspettare. A breve presenteremo un’ennesima interrogazione perché da quando, nell’agosto di quest’anno, è stata assegnata la nuova gara triennale per la gestione dei canili comunali di Roma, i problemi sono aumentati: infatti, nonostante l’importo sia stato incrementato di 10 euro al giorno ad animale, i turni sono spesso privi di personale, mancano gli educatori per le prove di compatibilità e gli addetti alle adozioni, il settore gatti spesso alle 13 risulta ancora non pulito e non sono chiari gli orari di presenza dei veterinari. Come se non bastasse, abbiamo anche appreso che l’Ispettorato del Lavoro ha controllato sia la struttura di Muratella che quella di Ponte Marconi e sembrano siano risultate delle incongruenze tra i contratti di lavoro attivati e le mansioni ricoperte.

Insomma, con la Giunta Gualtieri, i cittadini romani stanno spendendo di più per ottenere molto meno: i canili di Roma dovrebbero offrire opportunità a cani e gatti sfortunati, mentre sono diventati un luogo privo di servizi per animali e cittadini”, concludono De Gregorio e Novi.

Max

 

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Di
Max Tamanti