(Adnkronos) –
Gli italiani si informano sempre di più su salute e prevenzione e, spinti dal Covid, lo fanno attraverso Internet. “La categoria Health nel nostro Paese ha registrato una fortissima crescita di utenti unici legata all’emergenza pandemica: se nel 2019 la media mensile di utenti unici sui siti di salute era di 25 milioni, nel corso degli ultimi 2 anni ha toccato dei picchi di quasi 35 milioni e negli ultimi mesi oscilla tra i 31 e i 32 milioni. Ciò dimostra come la pandemia abbia aumentato la consapevolezza degli italiani riguardo la gestione del proprio benessere: gli utenti sono sempre più attivi nella ricerca di informazioni legate alla salute e per farlo usano tutti i canali a loro disposizione”. Così Fabrizio Angelini, Ceo di ComScore Italia, società di ricerca via Internet in grado di fornire servizi e dati per il marketing in diversi settori commerciali del web, in un editoriale pubblicato su ‘Alleati per la Salute’, portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis, commenta i risultati di uno studio che si basa su una ricerca di Sensemakers, società di consulenza specializzata nell’analisi dei media e nell’interpretazione dei dati relativi al comportamento e al profilo delle audience.
Nel 2019 – spiega Angelini – l’audience digitale italiana tendeva ad utilizzare meno i canali online rispetto agli altri Paesi, con una penetrazione dei siti della categoria salute che non superava il 66% degli italiani che navigavano in Rete, a fronte di quote intorno all’80% nelle altre nazioni. Con lo scoppio della pandemia più o meno tutte le country si sono allineate sugli stessi livelli di penetrazione, con l’Italia che si è avvicinata alla reach degli altri Paesi. Guardando al tempo speso in media da ciascun utente invece, notiamo che inglesi e americani trascorrono sui siti di salute il doppio del tempo rispetto agli italiani e agli spagnoli, sia nel periodo pre-pandemia, sia durante. E’ interessante notare che nei Paesi anglosassoni si sono raggiunti i picchi sul tempo speso nei mesi subito precedenti all’esplosione dell’emergenza sanitaria, quando ancora il Covid sembrava un fenomeno circoscritto alla sola Cina.
I principali player nella categoria Health sono siti editoriali di settore o App di fitness tracking – sottolinea l’esperto – Fanno eccezione i siti del ministero, ‘Miodottore.it’ e ‘Msdmanuals.com’, sito di informazione scientifica promosso da Msd. Il sito più consultato è ‘Mypersonaltrainer’ che ha visto una crescita del 4% nel confronto con maggio 2019, mentre quello che ha visto maggiori livelli di crescita è ‘psicoadvisor’, un sito di psicologia fondato nel 2012 da un gruppo di psicologi e psicoterapeuti, che ha registrato una crescita del 473%, segno evidente dell’impatto che la pandemia ha avuto anche sulla salute mentale delle persone. Anche ‘Ogha’ e il sito ministeriale ‘Salute.gov.it’ hanno visto una crescita consistente nel confronto con maggio 2019. Non solo: tra i primi 15 siti maggiormente consultati, solo 4 sono siti/App istituzionali (‘Immuni’; ‘Dgc.gov.it’; ‘Salute.gov.it’; ‘fascicolo-sanitario.it’).
Guardando alle fasce d’età, invece emerge che i giovani 25-34 anni sono quelli che utilizzano maggiormente Internet per Diet & Exercise/Fitness Tracker, e in generale i giovani (18-24 anni) sono meno interessati alla categoria Health rispetto alle fasce d’età più mature. In generale, il 76% degli italiani spende il proprio tempo su Mobile App, il 14% su desktop e solo il 10% su Mobile Web, mentre la categoria Health è più propensa rispetto alla media Internet a utilizzare l’App e molto meno a navigare su desktop.
La pandemia, però, secondo Angelini, ha accelerato il fenomeno del medico influencer. In vetta al ranking elaborato da Sensemakers c’è l’infettivologo Matteo Bassetti, seguito dalla psicoterapeuta Stefania Andreoli, entrambi molto attivi sui social. Tra gli altri volti che popolano la top ten: Nino Cartabellotta fondatore del Gimbe, il ministro della Salute Roberto Speranza, il virologo Roberto Burioni e il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.
L’rticolo completo è disponibile su https://www.alleatiperlasalute.it/i-numeri-del-mese/gli-effetti-della-pandemia-italia-cresce-la-ricerca-online-la-salute.