(Adnkronos) – Rappresenta una “minaccia silenziosa” per 80 milioni di over 60: è l’aneurisma aortico addominale, patologia diagnosticata casualmente nel 90% dei casi. Per sensibilizzare medici e cittadini sull’importanza della prevenzione e sui nuovi trattamenti, Medtronic lancia la nuova campagna europea #Here for You. L’impatto dell’iniziativa è nei numeri: 40 tappe in importanti ospedali di 9 Paesi (Olanda, Belgio, Spagna, Italia, Danimarca, Svezia, Svizzera, Germania e Uk), oltre 600 professionisti del settore healthcare coinvolti e un totale di circa 6 milioni di persone raggiunte.
Il tour, condotto con un avveniristico truck polifunzionale dotato delle più moderne attrezzature – si legge in una nota – ha permesso all’azienda leader nel settore dell’healthcare technology di mettere a disposizione di medici specializzandi apposite sessioni di formazione condotte al simulatore e di offrire ai cittadini informazioni importanti per conoscere e affrontare una patologia che oggi nei Paesi dell’Europa occidentale interessa più di 700mila persone e che vede ogni anno verificarsi 222mila nuovi casi. Si stima che in quest’area geografica circa 80 milioni di persone di età pari o superiore a 60 anni siano a rischio di questa patologia, e che l’evento sia la dodicesima causa di morte nella società occidentale con una netta prevalenza nei soggetti di sesso maschile.
In Italia l’aneurisma addominale colpisce 84mila persone, con circa 25mila nuovi casi diagnosticati e 6mila decessi ogni anno. “E’ una patologia che sta assumendo numeri sempre più elevati – afferma Mauro Gargiulo, presidente della European Society for Vascular Surgery (Esvs) e direttore della Chirurgia vascolare dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna – a causa della crescita dell’età media della popolazione e del maggior numero di esami diagnostici a livello addominale in grado di far emergere una patologia spesso silente, poiché nella maggioranza dei casi è del tutto asintomatica, pur mettendo a rischio la vita stessa del paziente. La diagnosi, infatti, è nel 90% dei casi del tutto occasionale, in seguito a esami effettuati per altri disturbi o altre patologie”. Al contrario, “se l’aneurisma diviene sintomatico – sottolinea Gargiulo – significa che ha ormai raggiunto dimensioni di rischio o addirittura ha portato alla rottura della parete dell’aorta, in grado di provocare una sintomatologia particolarmente dolorosa a causa del riversamento di sangue all’interno della cavità addominale”.
“Si tratta di una sintomatologia improvvisa, violenta, a livello addominale – descrive Gargiulo – spesso a livello della colonna vertebrale, e con un dolore in grado di diffondersi anche all’inguine, alle gambe o ai glutei, a volte accompagnato da sudorazione improvvisa, battito cardiaco accelerato, svenimento fino allo shock. L’aneurisma dell’aorta addominale si sviluppa prevalentemente in età avanzata, mediamente attorno ai 72-75 anni circa, ed è più frequente negli uomini che nelle donne”. Oltre all’età e al sesso, i principali fattori di rischio per questa patologia sono la familiarità, il fumo e l’ipertensione. Ed è proprio in presenza di almeno due di questi fattori di rischio che è consigliato un consulto con un medico o uno specialista una volta superati i 65 anni.
Nasce dall’importanza della conoscenza della malattia e delle sue più moderne terapie la collaborazione tra Esvs e Medtronic nel progetto #Here for You, “un’iniziativa europea – spiega Domenico De Paolis, Operating Unit Leader Aortic, Senior Business Director Western Europe & Emea Regionled Liaison di Medtronic – che supporta la comunità scientifica e gli specializzandi con un’attività di formazione sul trattamento di questa patologia e sull’importanza dell’innovazione tecnologica a beneficio dell’esito clinico. Sempre tra gli obiettivi c’è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e i pazienti sull’importanza della diagnosi precoce per contrastare una patologia silente, come l’aneurisma aortico addominale, che si associa a un elevato rischio di mortalità, a conferma della nostra missione di alleviare il dolore, restituire la salute e prolungare la vita dei nostri pazienti”.
“La collaborazione con Esvs – continua De Paolis – nasce da lontano ed è stata sempre improntata al supporto scientifico e soprattutto alla formazione dei giovani chirurghi vascolari. Recentemente abbiamo voluto rafforzare tale collaborazione supportando anche alcune iniziative innovative sia sulla formazione dei medici che sulla sensibilizzazione delle patologie dell’aorta. La campagna #Here For You è un esempio calzante perché ha utilizzato una nuova formula che associa, per la prima volta in assoluto, il tour itinerante a un’attività prevalentemente digitale”.
Medtronic ha anche annunciato una partnership con un technology incubator – si legge ancora nella nota – in grado di sviluppare una soluzione rivoluzionaria nel trattamento delle patologie afferenti l’arco aortico, ad oggi molto difficili da trattare e senza una chiara procedura standard. Un’altra è la partnership esclusiva con l’azienda inglese Cydar, che ha sviluppato un innovativo sistema di visualizzazione angiografica che utilizza anche l’intelligenza artificiale per migliorare l’esito clinico della procedura endovascolare.
“I nostri stent – evidenzia De Paolis – hanno delle caratteristiche particolari di durabilità, conformabilità e affidabilità in grado di assicurare ottimi risultati nel corso degli anni e che la scienza conferma non avere alcun effetto collaterale anche a distanza di 10 anni dal trattamento”. Vi è poi SmartPlan, un sistema in grado di integrare da remoto il servizio sul campo garantito dai tecnici specialisti di Medtronic. “Un particolare settore in cui Medtronic sta investendo – continua il manager – è quello non strettamente legato al prodotto, ossia quello rivolto a ottimizzare al meglio il percorso del paziente, prima, durante e dopo il trattamento”. Con SmartPlan, infatti, il medico può creare un nuovo caso paziente e caricare e inviare in modo sicuro le immagini di tomografie computerizzate agli esperti Medtronic per ottenere una loro valutazione. Una volta completato il referto e prodotto il relativo rapporto, il team tecnico lo condivide direttamente con il medico attraverso una piattaforma protetta, in modo da aiutare il clinico nella decisione più efficace sul trattamento. Il tutto avviene in pochissimo tempo, quasi in real-time, e coprendo in pratica tutto il mondo, anche le zone più remote e meno servite dalla parte commerciale dell’azienda.
“Sono diversi i margini di miglioramento nei rapporti con l’industria – conclude Gargiulo – a iniziare dalle partnership scientifiche, ossia la possibilità di poter sfruttare società come la nostra per poter effettuare delle valutazioni di risultati a breve e lungo termine dei device che vengono messi a disposizione per cercare di definire la loro reale efficacia. La nostra società può poi rappresentare un elemento importante per quanto riguarda la diffusione della conoscenza delle nuove tecnologie che talvolta segue altre strade che non sono quelle prettamente scientifiche. Anche da parte delle aziende, inoltre, avere dei partner scientifici come la nostra società con le sue linee guida e le sue approvazioni può garantire loro delle oggettive valutazioni sui loro prodotti e sulle loro nuove tecnologie”.