Cinque gol in due partite alla Juventus. Piacere, Andrea Lazzari. Si è presentato così un ragazzino proveniente dal settore giovanile dell’Atalanta al grande calcio. Alla fine diventò capocannoniere della Coppia Italia. Inizio col botto prima di arrivare al Grosseto dove c’è Pioli a lanciarlo.
Poi Cagliari con Allegri e una carriera vissuta tra le onde, come quelle che lo stavano allontanando dal calcio con un richiamo dalla tavola da surf. Andrea Lazzari si è raccontato in esclusiva ai microfoni di Italia Sera nel corso della trasmissione ‘65 e mezzo, il Fantacalcio in TV’ tra passato, presente e futuro, con un occhio sempre al calcio.
Juve e Inter si contendono lo scudetto, come vedi i nerazzurri quest’anno?
Sicuramente ci aspettavamo tanto dall’Inter dopo l’arrivo di Conte. Dopo diversi anni di supremazia della Juve finalmente l’Inter le sta dando filo da torcere. Una Juve che finora non ha ingranato come gli altri anni. Anche altre squadre possono competere come per esempio la Lazio che sta facendo molto bene.
Da giovanissimo all’Atalanta hai segnato 5 gol in due partite alla Juventus, che ricordo hai?
È un ricordo indelebile, negli anni mi sono reso conto di quello che era successo. Fare gol sia all’andata che al ritorno contro una Juventus piena di campioni è difficile.
A proposito di settore giovanile dell’Atalanta che ne pensi di Kulusevski?
È un ottimo giocatore, sta facendo benissimo. Ha l’opportunità di esprimersi fino a fine anno a Parma. La Juve ha fatto un ottimo acquisto.
Dopo l’Atalanta arrivi al Grosseto dove incontri Pioli, che allenatore era?
Devo molto a lui, perché mi ha dato continuità e mi ha fatto scoprire un nuovo ruolo, quello di ala esterna. Ne ho un ricordo, della persona innanzitutto, ottimo. E anche cole allenatore è molto preparatore e riesce a trasmettere il meglio ai suoi giocatori. Il Milan? Gli ultimi anni ci insegnano che tutti gli allenatori che sono passati in rossonero negli ultimi anni non hanno fatto bene. Però Pioli anche alla Lazio arrivò in una Lazio non in ottima condizione, poi riuscì a fare bene, Per questo ha tutte le carte in regola per fare bene.
A proposito di Cagliari, come si spiega il calo della squadra?
Può essere un fattore mentale. Può capitare ad una squadra che ha sempre lottato per la salvezza di ritrovarsi nelle parti alte e subire il blasone e la responsabilità di arrivare ad un traguardo importante. Anche se ha giocatori che sono abituati che sono abituati a stare in alto. Ci può stare un lieve appannamento durante la stagione.
Dopo il Cagliari ti voleva il Milan, cosa è andato storto?
Quando Allegri andò al Milan se ne parlò. Andai dal presidente Cellino per chiedere di essere ceduto, perché quando passa il treno rossonero non si può rifiutare, perché capita una volta nella vita, forse neanche. C’era questa possibilità poi credo non siano riusciti a mettersi d’accordo sul prezzo.
Dopo il Cagliari sei andato alla Fiorentina, come è andata?
Avevamo iniziato per partire per l’Europa League, poi ci ritrovammo a lottare per la salvezza nell’ultimo periodo della stagione. È stato un campionato difficile.
Al termine della seconda stagione con l’Udinese hai pensato di lasciare tutto per il surf
È stata una serie di circostanze che mi hanno fatto pensare a questo. Verso la fine del secondo anno a Udine ho iniziato giocare meno, poi a Firenze sono stato messo da parte. E complice una vacanza durante la quale mi sono innamorato del surf ho pensato di mollare. Un’idea durata poco, la passione per il calcio è rimasta forte in me.
Come va la tua esperienza in Eccellenza con la Vigor Senigallia?
Mi trovo bene. Hanno ambizione di salire, anche se è una neopromossa ed è complicato. C’è grande ambizione, io vivo qui con la mia famiglia, ho tanta voglia e continuo a giocare.
Giochi al Fantacalcio?
Pochi mesi fa ho scaricato l’applicazione e ho cercato di coinvolgere i miei amici di Bergamo, ma non ho riscosso molto successo, quindi purtroppo non ci gioco. Se lo avessi fatto avrei cercato di prendere Lukaku e qualche attaccante dell’Atalanta che ha dimostrato di saper segnare tanto negli ultimi anni.