Andrea Camilleri è morto oggi, 17 luglio 2019. Il maestro era stato ricoverato un mese fa a Roma per una crisi respiratoria, e le sue condizioni sono peggiorate nelle ultime ore.
La fama dello scrittore e sceneggiatore è vastissima e ha travalicato i confini nazionali, facendone una delle personalità più influenti del nostro secolo.
Andrea Camilleri nasce a Porto Empedocle il 6 settembre del 1925 ma si fa adottare da Roma già dagli anni ’40. Nella Capitale comincia ad entrare nel settore teatrale, lavorando come regista e sceneggiatore.
Nel 1949 il primo momento cruciale della sua carriera con l’ingresso all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico, unico allievo regista di quell’annata. Sono tre anni fondamentali per la formazione di Camilleri, che nel 1957 tocca l’altro momento di svolta della sua vita con l’ingresso in Rai.
Con la televisione nazionale inizia a familiarizzare con l’ambito televisivo dopo la vasta esperienza alla regia di opere teatrali, soprattutto di Pirandello. Il percorso come scrittore invece inizia nel 1978, e con l’esordio letterario de “La forma dell’acqua”.
Nell’opera compare per la prima volta il commissario Montalbano, la figura che lo ha reso famoso in tutto il mondo. A fine anni Novanta infatti la Rai trasmette la serie ispirata al suo personaggio, facendone un’icona letteraria e televisiva, grazie anche all’interpretazione di Luca Zingaretti.
Andrea Camilleri nel 1947 si sposa con Rosetta Dello Siesto, che gli dona tre figlie, e in futuro diventerà nonno di quattro nipoti. Fumatore incallito, ghiotto di leccornie, negli ultimi anni è spesso comparso in televisione diventando anche un volto familiare per il suo pubblico e non solo.