Andare in Sardegna è l’aspirazione di tantissimi italiani che si affacciano all’estate 2020, nonostante l’emergenza coronavirus e il lockdown appena concluso. In tantissimi si stanno chiedendo se si può andare in Sardegna questa estate, come si potrà andare in Sardegna e se sarà necessario, una volta sull’isola, stare in quarantena.
Fortunatamente, tutte le spiegazioni sono arrivate direttamente dal governatore della Sardegna, Christian Solinas. Il Presidente della Regione ha spiegato come si potrà arrivare in Sardegna e in particolare come procurarsi il documento necessario, ovvero il passaporto sanitario o patente sanitaria.
Si può andare in Sardegna? Che cos’è il passaporto sanitario o patente sanitaria, come ottenerla per andare in vacanza in Sardegna
La buona notizia è che quindi si potrà andare in Sardegna senza essere obbligati a stare in quarantena. Per raggiungere l’Isola i turisti devono essere provvisti di una patente sanitaria quando si imbarcano, o comunque per circolare nella Regione.
“La Sardegna ha avuto fortunatamente una gestione della curva di contagio efficiente” ha affermato Solinas. “È la regione con la più bassa circolazione del virus e arriveremo in qualche giorno ad essere completamente Covid free“.
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Ma che cos’è il passaporto o patente sanitaria? Come si ottiene, quanto costa e chi deve pagare? Al momento non si hanno dati certi su cosa sia questo documento e come procurarselo.
“Il passaporto sanitario è una certificazione che si è negativi al coronavirus” ha spiegato il Governatore Solinas. “Come si farà? Stiamo chiedendo che anche nel nostro Paese ci sia la possibilità di liberalizzare i test, in particolare quelli salivari, perché ogni cittadino possa rivolgersi a un laboratorio e fare il test. Qualora non fosse possibile stiamo studiando alternative per fare venire comunque i turisti in Sardegna e fare i test qui“.
La buona notizia è che la Regione ha intenzione di rimborsare i turisti che devono effettuare i test del coronavirus per andare in Sardegna. “La Regione Sardegna, in accordo con Federalberghi regionale, restituirà l’importo speso per effettuare il test in servizi alberghieri o, qualora non si andasse in albergo, in servizi regionali che vanno dall’accesso gratuito ai siti della regione ai bonus per l’acquisto di prodotti tipici locali” ha confermato il Governatore.