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Ancora spari contro Trump, preso il presunto colpevole

Ancora un attentato a Donald Trump, questa volta per fortuna sventato. L’FBI sta conducendo un’indagine su quello che sembra essere un nuovo tentativo di eliminare il candidato alla Casa Bianca. Si tratta di un altro evento eccezionale in una campagna elettorale che sta superando ogni precedente in termini di tensioni e colpi di scena.

L’ultimo episodio è avvenuto mentre Trump si trovava sul campo da golf del suo resort a West Palm Beach, in Florida, insieme al suo amico e finanziatore Steve Witkoff. Mentre camminava tra la buca 5 e la buca 6, scortato dagli agenti dei servizi segreti, un agente che controllava l’area ha individuato un’arma nascosta tra i cespugli. Da una distanza di circa 400 metri, una figura armata con un fucile semiautomatico dotato di mirino sembrava pronta a sparare. La posizione scelta offriva una visuale chiara sul percorso di Trump e dei suoi accompagnatori.

Gli agenti hanno reagito immediatamente, aprendo il fuoco verso l’aggressore alle 13:30 locali (19:30 in Italia). Non è chiaro se l’attentatore sia riuscito a fare fuoco prima di darsi alla fuga, ma ha abbandonato il fucile ed è scappato a bordo di un SUV scuro. Le forze dell’ordine, giunte rapidamente sul posto, hanno trovato zaini contenenti equipaggiamenti tattici, tra cui una placca antiproiettile e una telecamera, probabilmente predisposta per registrare l’azione.

Il traffico nella zona è stato bloccato mentre le autorità avviavano le ricerche. Grazie alla collaborazione di un testimone che ha scattato una foto della targa dell’auto sospetta, il presunto attentatore è stato arrestato poco dopo in un’area vicina.