Appena venne fatto funzionare (nel 2009), scoppiò una polemica per via delle possibili emissioni pericolose. Infatti nellaria venivano liberate polveri inquinanti e concentrazioni medie di Monossidodi Carbonio e Idrocarburi Policiclici Aromatici. Nonostante l’impianto sia indispensabile per lo smaltimento dei rifiuti, crea problemi ambientali e compromette la salute dei cittadini. Un altro problema era l’eccessivo guadagno da parte della società responsabile della struttura, ovvero la A2A.
La notizia dell’ultima ora si basa sulla testimonianza di A2A che nega quanto affermato nel 2009, dichiarando che ciò che è stato emesso nell’aria rientra nei limiti imposti dalle normative euoropee. Inoltre è stato sottolineato che nei primi nove mesi del 2014 l’impianto ha lavorato correttamente, anzi le diossine e ed i furani erano perfino al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge.
L’emissione di anidride carbonica e di petrolio è stata completamente evitata. Altro dato positivo è la produzione di energia sufficiente al fabbisogno per nove mesi per più di duecento mila famiglie. Il problema è che l’impianto rischia di chiudere per il mancato rinnovo dell’autorizzazione da parte dell’Aia.