“Mia frase sul virus come influenza? Altri virologi, ad esempio Pregliasco, hanno detto la stessa cosa, e lo diceva anche il direttore generale dell’Oms. In quel momento avevamo un piccolo focolaio a Codogno e due casi dalla Cina. Ma si attacca solo me, quando invece c’erano altre persone che dicevano le stesse cose, fra cui quella che firma la diffida. Vale la fonte o il contenuto?“.
Non sono certo giorni facili per la direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’Ospedale Sacco di Milano, destinataria lettera di diffida del Patto trasversale per la scienza (Pts), per delle affermazioni rilasciate – alcune settimane fa – in alcune trasmissioni televisive.
“Sono piuttosto amareggiata e disorientata dalla diffida, se ne stanno interessando i miei legali“, spiega l’esperta, “Per la Sars, benché ci siano stati 700 morti nell’area asiatica, che non sono tantissimi, in Italia ci furono solo 7 casi importati – commenta la Gismondo – Eravamo convinti che sarebbe stato importato questo modello. Ho sempre concluso qualsiasi mia intervista dicendo che bisogna guardare ai dati dei canali ufficiali e che quello che viene detto oggi può essere smentito domani“, rimarca la dottoressa.
Entrando poi nel vivo della situazione, la direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’Ospedale Sacco di Milano, tiene a sottolineare la determinante incidenza di diversi fattori, che concorrono a peggiorare il comportamento “come – spiega – ad esempio la popolazione anziana della Lombardia”.
Infine, chiamata a commentare i dati degli ultimi giorni, la Gismondo afferma che “sono sempre speranzosa, i dati di ieri ci fanno tirare un sospiro di sollievo ma non possiamo dedurre l’andamento di decremento dai dati di un giorno. L’unica arma che abbiamo per limitare il contagio – osserva concludendo – è stare a casa ed evitare i contatti sociali, tutti quelli evitabili“.
Max