Il presidente della Giunta regionale, Nicola Zingaretti, esaminerà nei prossimi giorni la richiesta arrivata sul suo tavolo dai comuni dellarea nord della provincia di Frosinone a tutela del presidio ospedaliero di Anagni. Si tratta di una proposta diemendamento al piano della riorganizzazione dellofferta assistenziale del programma operativo 2013-2015, istanza messa in campo dal sindaco di Anagni, Fausto Bassetta, e condivisa dai colleghi di Paliano (Domenico Alfieri), Fiuggi (Fabrizio Martini), Acuto (Augusto Agostini), Serrone (Natale Nucheli), Piglio (Mario Felli), Sgurgola (Antonio Corsi), Trevi nel Lazio (Pierfilippo Schina) e Filettino (Paolo De Meis). Alla Regione si chiede di inserire lospedale di Anagni nellelenco di strutture, come quelle di Bracciano, Monterotondo e Subiaco centri analoghi per popolazione e anche di minore densità abitativa, oltre che di minore complessità territotoriale, evidenziano i sindaci alle quali viene configurata una funzione di pronto soccorso con posti Obi (osservazione breve intensiva) gestita dai medici dei rispettivi Dea. LObi prevede stanze di degenza e supporti diagnostici simili a quelli del pronto soccorso come radiologia, esami di laboratorio di emergenza e altri servizi attualmente non disponibili. In caso di accoglimento dellistanza, migliorerebbero le condizioni del punto di primo intervento di Anagni e, di conseguenza, i circa 80 mila utenti del comprensorio potrebbero contare su unassistenza più adeguata. Questo è ciò che i nove sindaci firmatari della proposta evidenziano nella lettera inviata nei giorni scorsi a Zingaretti. Ricordandogli le condizioni di sovraffollamento dellospedale di Frosinone e delle analoghe criticità del presidio di Colleferro, nonché <il quadro di riorganizzazione delle attività, sei servizi e delle prestazioni del presidio sanitario di Anagni del 14 maggio 2014 a firma del direttore generale Isabella Mastrobuono> dove viene specificato che la struttura di via Onorato Capo <avrà competenze cliniche e strumentali adeguate a fronteggiare e stabilizzare i pazienti fino alla loro attribuzione al pronto soccorso dellospedale di riferimento> e che <sarà in grado di fornire risposte a situazioni di minori criticità e di bassa complessità.