Un fatto senza precedenti che, grazie a quanto accaduto ora, potrebbe finalmente restituire a centinaia di migliaia di lavoratori italiani, la meritata giustizia rispetto ad una situazione che, vergognosamente, si trascina da decenni, nonostante qualche ‘timida e sporadica’ sortita politica, attraverso qualche interrogazione parlamentare, poi puntualmente arenatasi.
Amianto: condannata l’Inail a corrispondere a due lavoratori (ex dipendenti di Cotral S.p.A. e di Alitalia S.p.A.), un indennizzo per inabilità permanente
Ebbene, è accaduto che la Corte di Appello di Roma ha condannato l’Inail a corrispondere a due lavoratori, G. A. e N. G., ex dipendenti di Cotral S.p.A. e di Alitalia S.p.A., un indennizzo per inabilità permanente, a causa delle malattie professionali con cui convivono ormai da anni (rispettivamente placche pleuriche e asbestosi), causate dall’esposizione all’amianto.
Amianto: un riconoscimento che arriva dopo diversi rigetti dell’INAIL delle domande presentate perché fosse riconosciuta la malattia professionale
Un riconoscimento che arriva dopo diversi rigetti dell’INAIL delle domande presentate perché fosse riconosciuta la malattia professionale.
Entrambi i lavoratori sono stati esposti alla fibra killer.
Nello specifico A.G., dipendente Cotral S.p.A., ha lavorato come manovale addetto alla pulizia delle stazioni e dei locali tecnologici dal 1981 al 1989, provvedendo alla pulizia dei treni, alla manutenzione dei ceppi dei treni e alla pulizia dei relativi pezzi e dal 1989 al 1999 ha svolto mansioni di manovratore presso l’impianto di Magliana.
Il Sig. G. N. invece dal luglio del 1995 sino all’ottobre del 2014 è stato alle dipendenze di Alitalia S.p.A. presso l’Aeroporto di Roma Fiumicino dove era adibito alla gestione di tutte le operazioni di sottobordo all’aeromobile, oltre che di supporto all’attività di trasporto aereo.
Il legale dei due operai e Presidente Osservatorio Nazionale Amianto: “Auspico che adesso l’ente proceda al pagamento delle spettanze nei termini più brevi”
Come ha tenuto a rimarcare Ezio Bonanni, legale dei due operai e Presidente Osservatorio Nazionale Amianto “L’INAIL, purtroppo, continua ostinatamente a negare il diritto delle vittime di patologie asbesto-correlate, che debbono rivolgersi alla magistratura per ottenerne la tutela, al fine di veder riconosciuti i propri diritti”.
Dunque, auspica ora l’avvocato, “che adesso l’ente proceda al pagamento delle spettanze nei termini più brevi”
Ricordiamo che l’ONA è da anni a fianco delle vittime dell’amianto e quelle del dovere con assistenza legale gratuita.
L’associazione ha anche creato una app http://app.onanotiziarioamianto.it/ per le segnalazioni e per contribuire alla mappatura dei siti contaminati. Per una consulenza è attivo lo sportello on-line, attraverso il portale dedicato (https://mesotelioma-pleurico.it/), o il numero verde 800 034 294.
Max