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Ameba mangia cervello uccide un uomo: ecco chi, cosa e successo e rischi Italia

Dramma, crisi e paura: nel mondo inizia a diffondersi un nuovo panico. Quello di una Ameba mangia cervello e che ha ucciso un uomo: ecco cosa è successo.

Ameba mangia cervello uccide un uomo: ecco chi, dove e perchè. Preoccupazione anche in Italia

Un uomo è stato ucciso da una ameba mangia cervello. L’allarme è subito divampato ovunque. Cos’è l’ameba? Come uccide? Chi è morto?

Ecco chi era la vittima, dove è successo e come colpisce il temibile parassita.

Il dramma si è consumato a causa di una terribile ameba mangia cervello. il suo nome scientifico è Naegleria fowleri,  nota appunto come “ameba mangia cervello”. Di cosa si tratta?

In pratica di un minuscolo parassita capace di produrre infezioni così terribili e rare e spesso, purtroppo, irreparabili da risultate mortali per chi le contrae.

Di recente, la tragica sorte è toccata a Eddie Grey, un 59enne che ha sfortunatamente contratto il pericoloso parassita dopo aver fatto il bagno al Fantasy Lake Water Park, nella contea di Cumberland, nello stato americano della Carolina del Nord.

L’allarme in Usa è scattato subito. Il dipartimento della Salute e dei Servizi umani dello Stato americano ha subito diramato i dettagli su come e dove sia accaduta la tragedia per prevenirne di nuove.

Del resto, non è un caso isolato. Infatti qualche settimana fa con un pericoloso batterio mangia carne aveva prodotto morte: ora la vicenda dell’ameba mangia cervello si fa ancora più grave.

Secondo quanto riportato dal New York Times, a causare la meningoencefalite amebica primaria (questo il nome preciso dell’infezione da parassita in questione) è stato appunto il Naegleria fowleri.

Ciò che rende pericoloso per l’uomo questo parassita mortale è che non produce effetti nocivi se ingerito, ma anche solo respirando.

Ovvero, esso penetra nell’organismo per inalazione, attraverso il naso. Di conseguenza, i contagi possono essere maggiori, incontrollabili: e spesso, capita dopo momenti collettivi di sport acquatici, come le immersioni o lo sci nautico.

Del resto poi l’ameba produrrebbe una’infezione capace di progredire in maniera rapida e inarrestabile, ardua da diagnosticare e in grado di far morire un uomo adulto alla morte certa entro un massimo di due settimane.

A complicare il tutto, il fatto che i sintomi siano tra i più comuni, come nausea, vomito e mal di testa.

In pratica, l’ameba mangia cervello entra dal naso, attraversa il nervo olfattivo e penetra nel cervello, dove inizia rapidamente a distruggere i tessuti cerebrali circostanti.

 

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Silver