Parliamo di migliaia di lavoratori, che sfidando gli elementi naturali, e macinando chilometri all’interno di una città sempre più caotica, come gli uccelli migratori (che seguono rotte prestabilite), a giorni alterni saltando di quartiere in quartiere, montano i loro banconi in metallo sotto un cielo di grucce.
Fra allegoria e praticità, gli ambulanti rappresentano spesso una vantaggiosa alternativa economica, per quanti costretti a fare i conti col pallottoliere, cercando di guadare la fine del mese.
Ci troviamo di fronte ad un settore abbastanza affollato, e puntualmente minato dalla massiccia presenza degli irregolari.
Ambulanti: fino ad oggi la licenza veniva prorogata automaticamente ogni 12 anni
Anche qui, come per altri rami commerciali, in virtù di un ‘giro’ decennale che determina giorni, strade ed orari, alla luce di un’espansione finita fuori controllo, si sono determinati seri problemi di caos e sovraffollamento. Anche perché, per i regolari, tale attività segue un iter amministrativo che vede il rinnovo automatico della licenza ogni 12 anni. Un sistema che finisce per premiare sempre gli stessi, che finiscono così per operare in un regime di monopolio.
Ambulanti: un ‘problema’ di proporzioni europee, poi ‘disciplinato dalla Bolkestein
Un problema che ha dimensioni immense, che va oltre i quasi 20mila che operano nella sola Capitale. Tanto è che è stato necessario disciplinare il lavoro degli ambulanti a livello europeo.
Così nel 2006, l’allora commissario europeo per la Concorrenza, l’olandese Frits Bolkestein, firmò una direttiva (la (123/CE), così da imporre la liberalizzazione dei servizi nel mercato interno dell’Unione. Quindi, dal maggio del 2017, gli Stati membri ‘avrebbero dovuto’ rimettere a bando le concessioni rilasciate negli anni dagli enti locali, dando la possibilità di aprire un’attività commerciale su area pubblica a tutti i cittadini europei, senza limite di nazionalità e, per l’appunto, in un qualunque paese dell’area Ue.
Una legge, che di fatto consente ad ogni cittadino europeo (e viceversa), di potersi trasferire in Italia, ed avere così gli stessi diritti di un venditore italiano.
Ambulanti, la Raggi: “Basta rinvii automatici, presto nuovi bandi per le licenze”
Ora accade che la sindaca Raggi – per anni fra i primi a contestare la Bolkestein – abbia fatto dietrofront rispetto al rinnovo automatico, annunciando che “presto ci saranno nuovi bandi per le bancarelle, per assegnare le licenze a nuovi operatori e non ai soliti noti. Non ci saranno più concessioni di lunga durata o rinnovi automatici dei permessi”.
La Sindaca ha spiegato di aver “richiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un parere sulle leggi nazionali e regionali che hanno garantito e garantiscono il mantenimento di questi privilegi“.
Ambulanti, pioggia di proteste ma la sindaca insiste: “Basta spadroneggiare”
Una decisione che ha sollevato un mare di critiche e proteste, soprattutto all’interno della Giunta capitolina. Ma la Raggi promette di andare dritta: “Per decenni in questo settore hanno spadroneggiato pochi operatori, che hanno trasformato marciapiedi, piazze e strade della nostra città nella propria personale roccaforte. Ora – ha quindi concluso la Raggi – potremo finalmente revocare loro le licenze, ed assegnarle a chi vuole avviare un’attività ambulante in piena trasparenza, rispettando il lavoro delle altre attività commerciali e riportando il decoro nelle nostre piazze e nelle nostre strade”.
Max