“La Roma di Gualtieri in piena emergenza rifiuti non trova altra soluzione che mandare attraverso la Svizzera 900 tonnellate la settimana di materiale indifferenziato, che dalla Capitale viaggeranno in direzione Olanda attraverso 1.600 chilometri di ferrovia su treni da 16 carrozze ciascuno.
Insomma, questi ingombranti ‘trasporti eccezionali’ inquineranno mezza Europa per l’incapacità dell’attuale sindaco di puntare seriamente su un Piano rifiuti che contempli la circolarità del trattamento e l’implementazione di una raccolta differenziata degna di una capitale europea. In tutto ciò, il Pd esca dall’ambiguità e dica cosa vuole fare con l’inceneritore: per ora i dem si sono confermati come i paladini dell’inquinamento, assolutamente contrari a ogni idea di transizione ecologica e di economia circolare del ciclo produttivo dei rifiuti come richiede l’Europa. Senza contare che i cittadini romani sono sempre più disperati perché, a fronte di un servizio fra i più scadenti in Italia, i costi della TaRi e delle bollette continuano a lievitare“.
Così in una nota il consigliere capitolino Daniele Diaco (M5S).
Max