“Fino a 20-25 anni fa il tasso di guarigione per i pazienti onco-ematologici era inchiodato intorno al 15-20%, oggi possiamo dire con grande soddisfazione che, grazie alla ricerca scientifica, siamo in grado di guarire il 60-70% di tutti i tumori del sangue. In alcune forme tumorali il tasso di guarigione è superiore al 95%. Questi dati parlano chiaro: quella tra assistenza e ricerca è una alleanza virtuosa, ma senza il sostegno dell’industria farmaceutica tali traguardi sarebbero stati impensabili”. Così Sergio Amadori, presidente nazionale Ail, nel suo intervento alla presentazione del X convegno scientifico Leukemia 2021, dal titolo “La sfida ai tumori complessi del sangue: dalle terapie senza chemio fino all’immunoterapia con Car-T. Gli studi del presente e le speranze del futuro”, che si è tenuta oggi in modalità virtuale, anticipando i temi di Leukemia 2021, il meeting biennale dedicato alle leucemie e non solo, i cui lavori quest’anno si svolgeranno il 26 e il 27 aprile online, e durante i quali si parlerà delle più importanti novità scientifiche degli ultimi anni: trattamenti chemio-free, terapie mirate, farmaci orali e combinazioni di farmaci sempre più efficaci, meglio tollerati e che assicurano maggiore sopravvivenza.
“Ail, oltre a occuparsi da 50 anni di assistenza e servizi per i pazienti affetti da tumori del sangue – ricorda Amadori – sostiene da sempre la ricerca scientifica grazie alla quale negli ultimi decenni abbiamo assistito a uno straordinario avanzamento nella cura di tutte le malattie ematologiche. In particolare, la nostra associazione supporta il Gruppo Gimema, in prima linea da anni nella produzione di studi clinici, molti dei quali hanno rappresentato un punto di svolta nella cura di alcune forme di tumori del sangue. Un grande successo, tra i tanti di cui si parlerà a Leukemia, riguarda una particolare forma di Leucemia mieloide acuta (Lma) chiamata Leucemia acuta promielocitica (Lap), una leucemia fulminante fino ad alcuni anni fa e per la quale dopo l’identificazione dell’anomalia molecolare, il Gimema ha contribuito allo sviluppo di una terapia specifica utilizzata in prima linea e oggi goal standard internazionale per questa malattia”.
Anche la collaborazione tra AilL e Leukemia va avanti da tempo. Un sodalizio nato da un’idea dello stesso Amadori che, insieme al professor Angelo Michele Carella, coordinatore del meeting e già direttore Ematologia e trapianti di midollo dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha dato il via a una simbiosi tra ricercatori, ematologi e volontari che sta dando i suoi frutti e si rinnova con il convegno ‘Leukemia 2021’, patrocinato da Sie – Società italiana di ematologia, Gitmo – Gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare, e Fondazione Gimema – Gruppo italiano malattie ematologiche dell’Adulto.
“Oggi i pazienti affetti da leucemie, linfomi e mieloma – afferma il presidente di Ail – possono contare sempre più spesso su un domani libero dalla malattia e sanno di poter tornare a una vita il più possibile normale. Tutto questo grazie al sostegno di Ail e agli importanti progressi della ricerca scientifica di cui si parlerà durante i lavori del convegno”.
Tra le più recenti novità di questi ultimi 2-3 anni, al centro di Leukemia 2021, l’arrivo di farmaci mirati alle mutazioni maligne della Leucemia Mieloide Acuta. “Il concept di fondo di questa X Conferenza è quello che ha ispirato Leukemia nelle precedenti edizioni: la narrazione della ricerca clinica e della ricerca di base – sottolinea Angelo Michele Carella, già direttore Ematologia e trapianti di midollo dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova – Nelle due giornate di lavoro approfondiremo i temi delle Car-T, degli anticorpi bispecifici, delle terapie senza chemioterapia e si parlerà degli avanzamenti raggiunti in alcune forma di leucemia, nei linfomi e nel Mieloma. Ci soffermeremo, inoltre, sulle combinazioni di farmaci orali senza chemioterapia”.
Il convegno vedrà riuniti ematologi italiani e stranieri di fama internazionale: ampio spazio verrà dato all’immunoterapia più avanzata, alle terapie chemio-free che sempre più si stanno affermando, agli innovativi farmaci orali e per via intramuscolo. Inoltre, una sessione sarà dedicata al tema della qualità di vita dei pazienti ematologici.