“Il cimitero Flaminio è in una situazione ignobile, aggravata da un’indifferenza che non può più nascondersi dietro la solita litania della mancanza di denaro, di personale, di firme, timbri e protocolli.
Il degrado è ovunque tra viali e fabbricati, le lamentele dei cittadini si moltiplicano. Sono decine le segnalazioni dei parenti dei defunti che protestano per gli allagamenti e le infiltrazioni nell’ossario del Corpo ‘D’.
Sistematicamente ignorate anche le proteste per un tubo rotto da ormai un anno in un edificio che ospita loculi: l’acqua scende ininterrottamente da un piano all’altro mettendo a rischio la struttura, scivola tra vetrate divelte, ascensori mai messi in funzione, lapidi appoggiate ovunque.
Eppure una concessione trentennale per un loculo costa oltre 3500 euro, una cifra alta per una manutenzione inesistente cui conseguono necessariamente anche molti sprechi.
Da Ama nessun intervento, il Municipio si limita a scrivere all’azienda per chiedere sopralluoghi e il ripristino del decoro, ma senza risultato“.
Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, rilancia le contestazioni dei cittadini sulle precarie condizioni del cimitero Flaminio.
“Roma capitale dell’incuria punta dunque al primato anche nell’insulto alla memoria e alla propria stessa civiltà. Non è possibile attendere oltre. Servono azioni immediate: sono a rischio anche l’igiene e la sicurezza di tutto il comprensorio”, insiste Santori.
Max