(Adnkronos) – “Una personalità straordinaria. Pur essendo la moglie di Almirante non è stata mai schiacciata dalla figura del marito. Aveva un suo carattere, un suo modo di fare”. Massimo Magliaro ricorda con enorme commozione Assunta Almirante. La voce dello storico portavoce di Giorgio Almirante, autore di tanti libri e anche di un documentario sul leader del Msi, si incrina più volte: “Non so nemmeno da dove cominciare. Sono tanti i ricordi, di una vita. Tra di noi c’era un rapporto da madre a figlio. Mi diceva, sei uno di famiglia…”, spiega all’Adnkronos.
“La Almirante è stata molto ferma nella difesa della storia politica del marito. Si dice sempre che dietro i grandi uomini ci sono grandi donne. Questo è il caso classico -racconta Magliaro-. Lei ha vissuto in sintonia con il marito, condividendo tutto. E dopo è riuscita a tenere in vita la memoria del marito da sola, con le sue iniziative poi tradotte nella fondazione Almirante. E’ andata ovunque la chiamassero. Non ha perso un evento. Era una pellegrina in giro per l’Italia. Le chiedevano di presenziare e lei andava subito, si sobbarcava viaggi lunghissimi anche in età avanzata”.
Quali sono i primi ricordi che ha di lei? “L’ho conosciuta da quando ho iniziato a lavorare con il marito. Ricordo il viaggio negli Stati Uniti, 15 giorni ‘coast tu coast’. Tanta stanchezza, ma i suoi consigli affettuosi non mancavano mai. Tenevamo sempre le valigie pronte, mi diceva come sistemare i vestiti per evitare che fossero rovinati”, racconta Magliaro.
(Adnkronos) – Ci sono episodi da raccontare legati vicende politiche? “Lei ha saputo mantenere tante informazioni riservate. Il marito si confidava con lei, sapeva tutto, sempre. Tranne una cosa lui non le ha detto: quando siamo andati a visitare la salma di Berlinguer. Io ero lì con lui e alla fine, quando tutto era andato bene, mi disse: avverti mia moglie. Però lei era al corrente dei contatti riservati tra Almirante e Berlinguer, qualcuno lo ha messo in dubbio, ma lei sapeva. Lei stessa, sentendo le opinioni positive che il marito aveva di Berlinguer, diceva: Berlinguer è una persona molto perbene, onesta lineare”.
Che ruolo ha avuto la Almirante per la destra italiana? “Un ruolo importantissimo, è stata un elemento di censura e di giudizio che diventava una norma: l’ha detto donna Assunta -spiega Magliaro-. Ha sempre avuto molto chiaro il quadro politico. I suoi giudizi erano sempre pertinenti, conosceva l’ambiente, poi si poteva non essere d’accordo. La sua casa, con Almirante o senza Almirante, è sempre stata un punto di incontro per dirigenti e iscritti. Un territorio neutro in cui si andava a chiacchierare. Il suo era un carattere pepato ma era affettuosa e materna, accettava le confidenze di tutti”.
Magliaro prosegue nel suo racconto: “Il suo ruolo per tutta la comunità missina è stato importante. La sua immagine ai funerali dei fratelli Mattei è storica. Fu molto dispiaciuta quando ci fu la scissione di Democrazia nazionale, soffrì molto per l’uscita di De Marzio, che era un fraterno amico di famiglia”.
(Adnkronos) – C’è poi il capitolo relativo a Gianfranco Fini: “Con lui c’è stato un rapporto controverso, che ha fatto scuola -spiega Magliaro-. Gianfranco deve molto a lei. Io non credo alla storia che Almirante scelse Fini come segretario perché piaceva a donna Assunta. Però aveva grande simpatia per Gianfranco, lo vedeva come una innovazione. Poi, però, ha fatto pollice verso e non ha avuto imbarazzi a dare giudizi più che negativi sul comportamento di Fini”.