Dopo lo felpa che indossava quel maledetto giorno, i residui macilenti della terribile alluvione che ha devastato l’area nord delle Marche oggi, conficcando così un’altra freccia del cuore dello sfortunato genitore, hanno restituito lo zainetto di Mattia, il bimbo di 8 anni del quale, senza sosta i vigili del fuoco continuano a cercarne il corpo.
Da giorni infatti, ininterrottamente, dandosi il cambio, sia le squadre a terra (coadiuvati dalle unità cinofile e dai droni dall’alto), che gli specialisti sommozzatori, sono impegnati nella ricerca di Mattia, e di un’altra donna, risucchiata dall’ondata di piena che ha straziato il piccolo comune di Barbara.
Alluvione Marche: oltre 400 vigili del fuoco al lavoro, Ad oggi eseguiti ben 1.163 interventi
E’ quindi ‘eroico’ il lavoro dei soccorritori, come dicevamo in particolare quello dei vigili del fuoco i quali, accorsi veramente da ogni parte del Paese (Friuli, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria), hanno formato una sorta di piccolo esercito: parliamo di circa 400 uomini, distribuiti in un’area compresa fra le province di Ancona, Pesaro-Urbino, Fermo e Macerata. Oltre che soccorrere i residenti delle aree alluvionate, questi ‘angeli in divisa’ liberano le strade invase da fango e detriti, tagliano gli alberi pericolanti, e quelli venuti giù. Basti pensare che, ad oggi, recitano i bollettini, da parte loro sono stati effettuati qualcosa come ben 1.163 interventi.
Max