(Adnkronos) – “In panchina alla Juve anche l’anno prossimo? Anche per i prossimi 3”. Massimiliano Allegri risponde così alle domande sul proprio futuro dopo la qualificazione della Juventus alla finale di Coppa Italia. I bianconeri hanno battuto la Fiorentina per 2-0 nella semifinale di ritorno.
“C’è da fare i complimenti alla squadra, la finale contro l’Inter era un obiettivo, non era semplice, venivamo da tre giorni pesanti con le critiche per il pari contro il Bologna e non era facile contro la Fiorentina. Siamo stati bravi a fare una buona fase difensiva, nel primo tempo dovevamo fare il secondo gol ma abbiamo sbagliato alcune scelte. La cosa più bella è che la squadra ha vinto da squadra, chi è entrato ha fatto veramente bene così come chi è partito dall’inizio. Tutti volevano arrivare in finale”, ha detto Allegri a Mediaset.
“Ora dobbiamo mettere da parte la Coppa Italia e recuperare le energie per il campionato. È la Fiorentina la prima rivale per il quarto posto? Per il calendario penso sia la prima avversaria. In panchina alla Juve anche l’anno prossimo? Anche per i prossimi tre. Alla Juventus devi lottare sempre per vincere, la cosa che mi è dispiaciuta molto è aver perso lo scontro diretto con l’Inter perché quella partita ha deciso il campionato”, ha aggiunto. “A cinque giornate dalla fine non stiamo lottando per il titolo e mi girano abbastanza, quindi l’anno prossimo sulla griglia di partenza dobbiamo essere lì per lottare per il campionato e non mollare di un centimetro. Ma questo fa parte del calcio, non si può sempre vincere né sempre perdere. Abbiamo fatto 18 risultati utili consecutivi, purtroppo col Bologna non abbiamo vinto pur creando tantissimo invece stasera abbiamo fatto un’ottima fase difensiva”, ha detto prima di soffermarsi sulla prestazione di Dusan Vlahovic. “Si è dato da fare, è qui da tre mesi e ora è un po’ in calo fisico perché ha speso tanto all’inizio. Deve stare sereno, è forte ma ha 22 anni. Gli manca esperienza e deve restare tranquillo e trovare equilibrio mentale ma lo farà negli anni. Tanto poi dite e scrivete cose e poi le cambiate dopo tre ore, tre giorni, dopo una settimana. Datevi una regolata”.