(Adnkronos) –
Più acqua per il lago di Como, in sofferenza per la siccità che sta colpendo il Nord Italia. Circa 6 milioni di metri cubi di acqua al giorno fino al 25 di luglio saranno destinati al lago dai bacini idroelettrici della zona. Il primo accordo del mese scorso per sostenere il lago di Como era di 4 milioni di metri cubi al giorno, poi integrato fino a 5,7 milioni l’8 luglio scorso. Da giugno a fine luglio i gestori idroelettrici italiani nel bacino dell’Adda-Mera avranno così riversato verso il lago un totale di 225 milioni di metri cubi d’acqua, di cui 60 milioni da qui al 25 luglio. L’impegno, si spiega dalla Regione Lombardia, è “farli arrivare al lago modo più continuo possibile, compatibilmente con l’organizzazione dei gestori, le esigenze della rete elettrica nazionale e le capacità tecniche delle turbine” con “l’obiettivo di garantire la prima irrigazione, il primo raccolto e altezze accettabili del lago di Como fino al 25 luglio”.
“Abbiamo iniziato a giugno una stagione irrigua con il 38% dell’acqua di cui normalmente dispone il sistema lombardo”, ricorda Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni, aggiungendo che “l’attività di monitoraggio e coordinamento di Regione Lombardia proseguirà, considerato che al momento il tema della crisi idrica è ritenuto uno dei problemi principali”. Per questo l’invito ai cittadini è di utilizzare l’acqua “la consapevolezza della forte criticità di oggi, che certo si presenterà anche nei prossimi anni”, mentre prosegue il confronto tra Regione e governo “per soluzioni a medio lungo termine che affrontano la problematica della scarsità idrica e i cambiamenti climatici”.
Intanto a Milano restano in vigore le limitazioni scattate il 25 giugno scorso per far fronte all’emergenza siccità. Il Comune ha varato una nuova ordinanza che conferma il divieto di prelievo d’acqua per l’innaffiatura di piante, arbusti, giardini e prati, salvo che dalle ore 22 alle ore 8. Confermato anche il divieto di riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino e piscine su aree private, fatta eccezione per quelle che prevedono il ricircolo dell’acqua. Il Comune di Milano rinnova l’invito a tutta la cittadinanza ad attuare comportamenti per un uso razionale e corretto dell’acqua potabile.