Il morbillo continua a rappresentare una sfida sanitaria in Italia, con 807 casi registrati nei primi sette mesi del 2024. Di questi, ben 726 sono stati confermati in laboratorio, mentre 24 sono stati classificati come probabili e 57 come possibili. L’incremento rispetto al semestre precedente è evidente, con 90 nuovi contagi riportati a luglio. Tra i casi segnalati dall’inizio dell’anno, 55 risultano essere importati da altre nazioni. Nello stesso intervallo di tempo, sono stati notificati anche due casi di rosolia, classificati come possibili.
Il morbillo ha colpito 17 regioni e province autonome, con una concentrazione maggiore in alcune di esse. Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia hanno riportato complessivamente 664 dei 807 casi totali, rappresentando l’82,3% delle segnalazioni. Il Lazio emerge come la regione con l’incidenza più alta, con 55,4 casi per milione di abitanti, seguito da Abruzzo (55,3/milione), Emilia Romagna (51,2/milione) e Sicilia (46,5/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo analizzato si attesta a 23,5 casi per milione di abitanti.
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La crescita dei casi di morbillo registrata nel 2024 rappresenta un dato preoccupante per le autorità sanitarie italiane. Il confronto con i dati precedenti, che contavano 717 casi fino a giugno, evidenzia un incremento significativo a luglio, con 90 nuovi contagi segnalati. Questo trend allarmante riflette una diffusione più rapida della malattia, accentuata dalle variazioni stagionali e dal movimento delle persone, con 55 casi che sono stati importati da altre nazioni, contribuendo così alla diffusione del virus sul territorio nazionale.
Le regioni con il maggior numero di casi segnalati, tra cui Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna e Sicilia, devono affrontare un’incidenza particolarmente elevata di morbillo. Questo ha portato a un potenziamento delle misure di controllo e prevenzione, con campagne vaccinali mirate e iniziative di sensibilizzazione sulla malattia. Le autorità sanitarie monitorano attentamente la situazione per prevenire ulteriori incrementi, concentrandosi anche su migliorare la copertura vaccinale, soprattutto nelle aree con maggiore incidenza.
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“Come avevamo previsto l’estate è sta foriera di una esplosione di casi di morbillo e continueranno ad aumentare. Torna prepotentemente ad essere una malattia infettiva contagiosa potenzialmente molto grave, con quasi mille casi nei primi 6 mesi dell’anno” ha commentato all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova.
“Anziché perdere tempo in Parlamento e pensare di eliminare l’obbligo vaccinale per i bambini, sarebbe necessario più impegno a vaccinare, altrimenti batteremo il record europeo della Romania. C’è bisogno di una riflessione sulla politica vaccinale. Dobbiamo forse parlare di meno di vaccini Covid e più di tutte le altre immunizzazioni. Il rischio è di avere un settembre nero su questo fronte, con numeri più alti. Oltre 800 casi di morbillo, tutti prevenibili con il vaccino: saperlo fa molto male anche al Servizio sanitario nazionale”.
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