Avanti così e tutte le tigri viventi oggi in natura saranno estinte nei prossimi 5 anni. E un allarme inquietante quello lanciato dallInternational Tiger Day, istituzione formata nel 2010 che decretò per ogni 29 luglio le celebrazioni per la Giornata Mondiale della Tigre. La notizia della possibile scomparsa del più grande felino vivente è a dir poco sciagura. Ad oggi, i tentativi di arginare la preoccupante estinzione, sono sulla reintroduzione in natura di esemplari allevati nei parchi zoologici, progetti scientifici lunghi e complessi che coinvolgono anche le popolazioni locali ma che hanno bisogno di decenni (e molti soldi) per realizzarsi. Una specie che ha duramente pagato la sua magnificenza, il cui pregiato manto ha causato dallindustrie pellicciere veri e propri eccidi. Senza contare linfame moda dei safari operati nei secoli scorsi dai ricchi colonizzatori. Non ultimo il retaggio tribale di alcune civiltà che ne facevano addirittura un uso farmaceutico commerciandone addirittura i baffi. Oggi anche in India, teatro delle avventurose saghe salgariane legate a Sandokan, complice la continua espansione urbanistica sta seriamente minando lhabitat naturale del felino. La Tigre di Bali a partire dal 1937, la Tigre del Caspio dopo il 1970 e la Tigre di Java negli anni 90: è la triste cronologia della scomparsa di tre delle nove sottospecie di questo splendido felino. Le sei sottospecie che restano oggi sul pianeta, hanno sopportato una riduzione del proprio habitat originario del 93% negli ultimi cento anni e sopravvivono in equilibrio sulla soglia dellestinzione con meno di 3mila esemplari. Come tiene giustamente a precisare Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo: Ci troviamo nel bel mezzo della sesta estinzione di massa delle specie animali e sui parchi zoologici del mondo grava la responsabilità di conservare il patrimonio genetico di moltissime specie che in natura vedono la propria fine. Il Parco di Bussolengo si distingue per le cure e lospitalità che riserva a una rarissima e bellissima coppia di Tigri siberiane: Amka e Luva. Continuamente monitorate dal settore Ricerca e Conservazione – in collaborazione con lUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia le due tigri sono una sottospecie originaria delle foreste boreali e temperate della Siberia sudorientale che lì sopravvive con 360 esemplari. Amka e Luva hanno 10 e 15 anni e arrivano uno dallo Zoo di Vienna, laltra dallo Zoo di Zurigo. Non cè tempo da perdere
M.