ALLARMATI PER L’IMPROVVISA MORTE DELLA GIOVANE ROMANA AL RIENTRO DALLE CELEBRAZIONI DI CRACOVIA, NEL VENETO 480 RAGAZZI SONO STATI VISITATI PER L’ALLERTA MENINGITE

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    La tragica ed improvvisa morte per una meningite fulminante della giovane romana di ritorno dalla Polonia, ha scatenato l’allerta anche nei confronti dei vari gruppi presenti al sacro evento di Cracovia. Così ieri sera si è attivato il sistema sanitario della Regione Veneto per rispondere alle richieste di assistenza provenienti dai gruppi di giovani, veneti e non, che hanno partecipato allaGiornata mondiale della gioventù, e dalle loro famiglie, dopo il decesso per meningite fulminante di una ragazza italiana. Da questa mattina gli ospedali veneti hanno dovuto fronteggiare ed assistere qualcosa come 480 ragazzi. Fortunatamente, nessuno presentava problemi di salute o particolari sintomi. Sulla base dei racconti fatti da loro ai medici, è stata decisa ed erogata la prevista profilassi a quelli per cui è stata ritenuta prudenzialmente opportuna. Attualmente, solamente al pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera di Padova sono stati seguiti 154 ragazzi ma nessuno presentava particolari problematiche. Circa 30 erano padovani e si sono presentati in piccoli gruppi; gli altri sono stati accompagnati da pullman diretti verso Roma, inviati alla struttura padovana. Su richiesta sono state erogate 30 profilassi, tutti sono stati assistiti da un team di psicologi. La prima struttura ad accogliere le richieste di accertamento, è stato nella notte l’Ospedale dell’Angelo di Mestre (Ulss 12), che ha ricevuto 2 pullman di ragazzi diretti nel padovano. Sono stati assistiti 48 giovani, a cui è stata somministrata la profilassi. All’azienda ospedaliera di Verona sono stati assistiti 55 giovani pugliesi di ritorno da Cracovia (30 a Borgo Trento e 25 a Borgo Roma), tutti hanno avuto la profilassi, ma non è stato necessario nessun ricovero, nemmeno cautelativo. Infine, i circa 200 ragazzi partiti dalla provincia di Rovigo per Cracovia, hanno comunicato di stare bene. In particolare, a Treviso un pullman con circa 50 ragazzi ha chiesto l’intervento dei sanitari del Cà Foncello mentre si trovava in viaggio in autostrada. Il mezzo è stato raggiunto dal team medico, che ha verificato la buona salute di tutti e ha ricevuto garanzie sul fatto che nessuno aveva avuto contatti a rischio a Cracovia. Un altro pullman di ragazzi trevigiani è stato assistito al pronto soccorso di Udine. Un giovane è stato trattenuto per accertamenti, fortunatamente aveva solo una faringite. A Padova 173 ragazzi sono stati accolti e visitati nei pronto soccorso di Camposampiero e Schiavonia e dai punti di guardia medica delle tre Ulss 15, 16 e 17. Per 113 è stata decisa ed erogata la profilassi.

    M.