ALL’OTTAVO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME, IL VIGILE DEL FUOCO DEL CONAPO, BRIZZI, SVIENE DAVANTI AL VIMINALE. I COLLEGHI: ‘E’ STANCO DELLE FALSITÀ DEI POLITICI’

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    Sostenuto da quella volontà che spesso trasforma una ‘professione’ in una questione di impegno e sacrificio volto agli altri, nell’indifferenza generale Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigli del Fuoco, ha continuato lo sciopero della fame a sostegno dei diritti del corpo da lui rappresentato. E ieri, ottavo giorno di digiuno, sotto un caldo africano, è crollato mentre – in divisa – cercava civilmente di far sentire la sua voce alle istituzioni. Subito soccorso dai suoi colleghi, che lo hanno sempre affiancato nei suoi spostamenti tra i luoghi delle istituzioni, Brizzi è stato trasportato  in ambulanza al policlinico Umberto I. Come hanno poi spiegato dal Conapo, cercando di rassicurare circa le condizioni di salute del coriaceo vigile del fuoco, “Ha ripreso conoscenza e sta meglio, ma è testardo, insisteva per tornare subito in piazza vuole parlare con il ministro Minniti in merito al decreto sui vigili del fuoco che il consiglio dei ministri dovrà approvare a giorni. Ha detto che non si darà pace sino a che non riuscirà a dare ai vigili del fuoco, oggi sottopagati di 300 euro al mese rispetto agli altri corpi, la stessa dignità lavorativa che hanno tutti gli uomini in divisa dello Stato”. Chiara e diretta poi l’affermazione dei sindacalisti autonomi:  “E’ stanco delle falsità dei politici che ci lodano quando salviamo vite umane ma ci mancano di rispetto quando si discute di stanziamenti”.

    M.