Una seduta straordinaria per analizzare i problemi di Alitalia. Oggi, nella sede del Consiglio della Regione Lazio in via della Pisana, si è discusso del rilancio della compagnia di bandiera italiana. L’obiettivo, ha fatto sapere la consigliera regionale Michela Califano, è la salvaguardia di un asset fondamentale e dei posti di lavoro, diretti e indiretti.
Durante la seduta straordinaria si è parlato della possibile rinascita di un’Alitalia forte, competitiva e non di una piccola compagnia regionale. Decine di dipendenti Alitalia, appoggiati da sigle sindacali e associazioni come USB, CUB Trasporti e Navaid, hanno atteso l’esito della riunione sotto la sede del Consiglio: “Nel momento in cui si parla di Alitalia noi abbiamo deciso si presenziare qualunque iniziativa in cui si parla del futuro della nostra compagnia di bandiera e il futuro di noi lavoratori – dice a Radio Roma Daniele Cofani, di CUB Trasporti. – Siamo qui soprattutto per manifestare e rivendicare che Alitalia continua a essere una compagnia unica, pubblica e globale”.
Aggiunge Francesco Staccioli, di USB Lavoro privato: “Da questo Consiglio straordinario ci aspetteremmo che questa Regione si assuma la piena responsabilità dell’investimento pubblico che è stato deciso per il trasporto aereo. E che non può produrre ridimensionamenti, licenziamenti e spacchettamento dell’azienda”.
Mentre il futuro di Alitalia e di Ita è ancora incerto, i lavoratori del trasporto areo, appoggiati da professionisti e professori universitari, propongono un’alternativa per la ripresa della compagnia di bandiera: “Abbiamo proposto di ristrutturare prima l’azienda in amministrazione straordinaria così come è adesso. E al termine della ristrutturazione – dice Danilo Barattoli, presidente Navaid. – Ita, con il suo capitale di 3 miliardi, cioè quello che è stato stanziato dal governo, potrà tranquillamente comprare gli asset evitando questo disastro che si prospetta”.