In queste ore tra i vertici di Alitalia e i sindacati e che riguarda il futuro di migliaia di lavoratori. Non vi è dubbio che lincertezza sulla lunga trattativa con Etihad e le voci che ormai si rincorrono da mesi su tagli, demansionamenti, esuberi e mobilità stanno creando allarmismi tra i tantissimi lavoratori del settore aeroportuale e dellindotto. Parliamo di migliaia di persone, molte residenti a Fiumicino, che guardano con sospetto ai riassetti societari, ai rilanci aziendali visto che in passato non hanno fatto altro che ingrossare le fila dei disoccupati”. Lo afferma, in una nota, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. “Sono convinto che uno scalo internazionale che si avvia a toccare i 40 milioni di passeggeri non può prescindere dalle tante professionalità che lo compongono. Le potenzialità dei nuovi accordi, le prospettive di una nuova politica industriale, il rilancio dellaeroporto devono valere, prima di tutto, per chi da anni presta servizio a Fiumicino, in Alitalia e nelle aziende dellindotto, penso ad esempio allhandling, alla manutenzione dei motori, al servizio bagagli. Magari introducendo una rigida clausola sociale che tuteli fino in fondo chi lavora presso il nostro scalo”.